Un pompiere felice. È un Antonio Conte ancora in versione “spegni-entusiasmi” quello che si presenta ai microfoni dopo la splendida vittoria ottenuta contro il Milan. Battere i Campioni d’Italia, dopo aver dominato per gran parte del tempo, ha sicuramente soddisfatto il tecnico leccese. Gioia ma anche il pensiero rivolto già al domani. «Vista la prestazione, meritavamo il gol prima. Ho creduto fino alla fine che qualcuno potesse tirare fuori qualcosa dal cilindro. La quadra ha giocato con una grande intensità e credo che sia la prima volta che arrivo quasi fino alla fine senza fare sostituzioni per non rovinare l’equilibrio in campo. Oggi devo fare i complimenti a tutti i ragazzi, a chi ha giocato ma anche a quelli che sono rimasti fuori e che hanno capito che la squadra è sempre la cosa più importante. Siamo contenti di questo successo ma rimaniamo degli studenti che hanno intrapreso un percorso che è quello giusto. È troppo presto per dire se siamo in grado di lottare fino alla fine. Sapevamo che quella di oggi era una gara importante e che se non avessimo vinto saremmo stati massacrati. Il lavoro è la base di tutto e di promesse non ne vogliamo fare. Continuiamo a impegnarci per essere competitivi».\r\n
\r\n«Non potevamo perdere questa partita». Giorgio Chiellini, da buon guerriero, porta sul volto i segni della battaglia e degli scontri con Boateng, ma ha anche dipinto un sorriso di soddisfazione che dice molto più di tante parole: «La sensazione è sempre stata quella di avere la gara in mano. Eravamo pronti su ogni pallone a recuperarlo e a ripartire. Si avvertiva fin dall’inizio però che poteva essere una serata speciale, perché l’atmosfera dello stadio ci ha caricato e ci ha aiutato a dare tutto in campo».\r\nGiorgio è stato schierato da Conte sulla sinistra con ottimi risultati: «Ne avevamo parlato venerdì. De Ceglie non stava bene e Bonucci stava lavorando con grande impegno. Il mister poi voleva maggiore fisicità in campo e sabato abbiamo provato questa soluzione. Può essere un’arma in più per lui. Nelle ultime due partite ad esempio abbiamo giocato con Pirlo, Vidal e Marchisio, mentre nelle prime due gare eravamo schierati diversamente. Allo stesso modo il fatto di spostarmi a sinistra può essere un’altra freccia per l’arco del mister”.\r\n\r\nheight=370\r\n
Dopo aver risolto due anni fa la sfida con l’Inter, questa volta Claudio Marchisio ha vestito i panni dell’anti Milan. Due stoccate nel finale di una gara giocata in maniera strepitosa da tutta la squadra e alla fine è arrivata la vittoria che la tutta la Juve voleva. Quella in campo, ma anche quella sugli spalti. Il pubblico ha vestito più che mai i panni del 12° uomo e Marchisio ha una dedica per i tutti i tifosi. «Questo stadio meritava una vittoria così. Ci abbiamo creduto fino alla fine e abbiamo ottenuto un successo meritato. Il primo gol? Proprio come la squadra, ci ho creduto anche se il pallone era lungo. Sono felicissimo, a parte i due gol segnati. Oggi tutti volevamo ottenere i tre punti per tornare in testa prima della sosta».
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\r\nOrmai è sotto gli occhi di tutti: lo Juventus Stadium e i tifosi bianconeri sono davvero il dodicesimo uomo in campo. Il boato che accompagna ogni azione dei bianconeri, il pubblico così vicino, sono un’arma in più per la squadra che non a caso, dopo la vittoria sul Milan, è andata a festeggiare a ridosso degli spalti. «E’ stato bellissimo – racconta Gigi Buffon – Una bella emozione per noi e per i tifosi. Siamo riusciti a trasferire sul campo la loro carica e si è creata una splendida sinergia tra noi e loro». Proprio la grinta e l’atteggiamento ha fatto la differenza contro i rossoneri: «Dobbiamo mantenere questo spirito e questa aggressività, perché senza rischiamo di diventare una squadra normale. Il modo in cui interpretiamo le gare ora ci permette invece di colmare il gap con le squadre più forti. Ricordiamo le squadre di Lippi e Capello? Questa Juve è in procinto di diventare una squadra di valore, quello che ci accomuna con quelle formazioni è sicuramente lo spirito e la grande forza morale che mettiamo in campo, oltre alla freschezza che riusciamo ad avere giocando una volta alla settimana».\r\nAd un certo punto la partita sembrava stregata, perché nonostante la netta supremazia, la Juve non riusciva a sbloccare il risultato. Buffon però non ha mai smesso di credere alla vittoria: «Ci credevo perché l’abbiamo meritata e siamo andati a cercarla sino alla fine. Siamo soddisfatti per i tre punti e per come sono arrivati, con un’ottima prova».\r\n\r\nheight=370\r\n\r\n«Volevamo questa vittoria, l’abbiamo dimostrato in campo e come premio abbiamo vinto all’85’». La sintesi di Mirko Vucinic è tremendamente efficace. Il successo sul Milan è arrivato al termine di una gara giocata con il coltello tra i denti da tutti i bianconeri e proprio per questo regala ancor più soddisfazione: «Abbiamo messo tanto impegno, correndo e soffrendo in undici e raggiungendo una vittoria meritata. Siamo primi in classifica, ma non abbiamo fatto niente e dobbiamo solo continuare così. Mi sono mosso bene? Se ce l’ho fatta è anche merito dei compagni che mi creavano gli spazi. Abbiamo provato a lungo in settimana e i risultati si sono visti».\r\n
\r\nCredits: Juventus.com, TifosiBianconeri.com\r\nFracassi Enrico