“La panchina credo non sia mai facile accettarla – ammette il centrocampista della Vecchia Signora – , perché tutti i giocatori vogliono sempre scendere in campo, giocare e dare il proprio contributo. Però, al di là di quello, come è adesso un po’ il mio caso, che sto facendo un po’ più di panchina, ma come tutti i miei compagni in questi due anni e mezzo con mister Conte, la vera differenza l’ha fatta chi ha giocato di meno: lo si è visto il primo anno, dove anche chi ha giocato o è entrato poco, ha sempre dato il suo contributo, segnando, portando punti importanti. Ma oltre alla domenica quando scende in campo, nel lavoro di tutti i giorni: i miglioramenti degli undici che giocano di più sono merito anche di chi gioca di meno, che ha sempre voglia di allenarsi al 100% e di mettere in difficoltà non solo l’allenatore ma anche i propri compagni”, conclude.
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