La tournée negli Stati Uniti, quando non eravamo ancora in perfetta forma, non avevamo ancora trovato i meccanismi e sembrava che non funzionasse nulla. In quel momento sentivamo delle critiche e forse avevamo qualche dubbio anche noi. Quello è stato l’unico momento critico.
\r\nPogba negli ultimi tempi non è lucido come dovrebbe, probabilmente anche per le voci di mercato che lo riguardano:\r\n
Credo – dice Llorente – che non si debba dare importanza alla piccola crisi di Pogba. E’ normale che si possano passare momenti di questo genere, soprattutto a vent’anni, quando si possono sentire di più le pressioni e magari si gestisce con meno esperienza la fatica. Ma non ho dubbi: diventerà uno dei migliori giocatori al mondo. Non ho davvero dubbi su questo.
\r\nInfine, una battuta sul finale di stagione e sugli obiettivi con la Juventus e la nazionale spagnola:\r\n
Non è facile entrare in questa Nazionale spagnola. E’ un momento storico particolare. Certo che spero nel Mondiale ma vi confesso che in questo momento penso solo ed esclusivamente a vincere il campionato e l’Europa League. Ho perso una finale e mi brucia ancora. Ci terrei a vincerla per cancellare quel ricordo. E’ una competizione difficile, più lunga della Champions e secondo me per nulla facile. Non capisco perché in Italia sia snobbata. Certo, non è la Champions – prosegue – ma è pur sempre il secondo titolo europeo. In Spagna viene considerata di più e secondo me con ragione. Certo abbiamo questa incredibile opportunità di avere la finale a Torino, per cui saremmo dei pazzi a non cercare di sfruttarla. Poi vedremo. Si decide tutto in una partita – conclude – : non bisogna sbagliare quella”.
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