Espletata la pratica Inter con un secco 2-0, la Juventus di Maurizio Sarri attende le decisioni delle autorità sul prosieguo del campionato, ma la preparazione continua perché martedì 17 marzo ci sarà da giocare il ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Tutto in alto mare ancora per Juventus-Lione, con il presidente dei francesi Jean Michel Aulas che spera si giochi in campo neutro, lontano dai contadi di coronavirus in Italia. Premesso che nemmeno in Francia la situazione sia ora rosea, tanto che PSG-Borussia Dortmund si giocherà a porte chiuse, nei giorni scorsi è circolata l’ipotesi di giocare il match tra Juve e Lione a Malta, ma la federazione locale ha smentito seccamente tramite un comunicato ufficiale.
«Riguardo le voci giornalistiche sulla possibilità che Juventus-Lione si giochi a Malta – si legge nella nota – la Malta Football Association vuole dichiarare che contatti informali sono stati presi con i dirigenti della federazione ma in ogni caso, l’ipotesi era che non sarebbe stato possibile per i tifosi italiani viaggiare a Malta e che le direttive sulla salute delle autorità maltesi avrebbero dovuto essere rispettate. Da allora non ci sono stati sviluppi. La federazione vuole chiarire che questa possibilità è già stata scartata. Inoltre, è giusto dire che solo il club e la Uefa possono fare dichiarazioni ufficiali sulla partita in questione».
La Juventus non si pronuncia, a differenza della società avversaria, e attende il responso dell’Uefa. A meno di sorprese, dunque, il governo del calcio europeo confermerà la partita all’Allianz Stadium a porte chiuse. La speranza dei tifosi bianconeri, costretti a guardarla davanti alla TV, è che porti bene esattamente come avvenuto nel derby d’Italia contro l’Inter.