Juventus-Lazio del 25 agosto 2018: l’analisi tattica della partita. Il match vinto per 3-2 al Bentegodi di Verona con il Chievo, grazie a una zampata nel rush finale di Federico Bernardeschi, ha fornito, tutto sommato, delle buonissime indicazioni a Massimiliano Allegri. La Juventus, infatti, soprattutto nella prima frazione di gioco, è stata padrona indiscussa del campo, senza correre praticamente mai pericoli. Per quanto concerne la fase difensiva, invece, Bonucci si è reso protagonista di un errore madornale in marcatura sul gol dell’1-1 siglato da Stepinski, lasciato completamente solo dall’ex difensore rossonero che, con quattro mesi d’anticipo, faceva le prove generali indossando i panni di un personaggio del presepe vivente. Ma complessivamente i bianconeri hanno disputato una buona partita, anche se nella ripresa si è evidenziato un fisiologico calo fisico frutto dell’inizio di stagione. Sabato 25, alle ore 18:00, la Vecchia Signora ospiterà la Lazio all’Allianz Stadium, per una sfida indubbiamente molto più insidiosa rispetto alla trasferta veneta con i clivensi.
Massimiliano Allegri, sempre privo del lungodegente Spinazzola e quasi sicuramente anche di De Sciglio, ancora alle prese con problemi fisici, fugherà ogni dubbio a ridosso della gara, ma probabilmente potrebbe varare un 4-2-3-1 così formato: Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (Emre Can), Pjanic; Bernardeschi, Dybala, Cristiano Ronaldo; Mandzukic. Assolutamente da non escludere un’ipotesi di centrocampo a 3 con Emre Can o Matuidi insieme al tedesco di origine tunisina e al bosniaco. Douglas Costa verso la panchina, così come Cuadrado. I biancocelesti di Simone Inzaghi, senza gli indisponibili Patric, Luiz Felipe, Berisha e Lukaku, dovrebbero schierarsi con il consueto 3-5-1-1 composto da: Strakosha; Wallace (Bastos), Acerbi, Radu (Caceres); Marusic, Parolo, Lucas Leiva, Milinkovic-Savic, Lulic; Luis Alberto; Immobile.
Il match con i capitolini offre svariati spunti assai interessanti. Rispetto all’incontro con il Chievo, Madama dovrà migliorare sensibilmente nella circolazione del pallone. Con la presenza in attacco di un calciatore come Cristiano Ronaldo, sempre pronto ad aggredire gli spazi e a dettare la profondità, sarebbe scelta saggia provare a cercare la verticalità diretta e immediata con più insistenza, proprio per innescare la rapidità e la velenosità del fuoriclasse portoghese. Dunque, Bonucci e Pjanic, i due in grado di costruire il gioco, dovranno cercare di verticalizzare il più possibile, invece di optare per un fraseggio orizzontale, più delle volte, purtroppo, assai sterile o poco fruttuoso. L’eventuale presenza in campo di Emre Can consentirebbe alla Juve di sfruttare maggiormente gli inserimenti a fari spenti senza palla, poiché il centrocampista teutonico ha nelle sue corde questa preziosa caratteristica.
Altra cosa buona e giusta sarà far viaggiare ad ali spiegate, sulle corsie, Cancelo e Alex Sandro, abilissimi nelle sovrapposizioni e capaci di creare la superiorità numerica sulle fasce. In fase di non possesso, invece, capitan Chiellini e compagni avranno l’arduo compito di limitare le scorribande esterne di Marusic e Lulic, ma soprattutto il dovere di annullare Milinkovic-Savic e Luis Alberto, bravissimi a sviluppare la transizione positiva, a galleggiare fra le linee e a servire assist millimetrici per l’ex di turno Ciro Immobile, sempre più in veste di cecchino infallibile sotto porta. Per fare ciò, fondamentale sarà l’apporto difensivo della linea mediana, che dovrà accorciare in modo aggressivo sul serbo e sullo spagnolo, per evitare di concedere loro la situazione di palla scoperta, così come il sacrificio in fase difensiva di Cancelo e Alex Sandro, che dovranno tenere a bada gli sprint degli esterni di centrocampo. Juventus – Lazio non è soltanto il debutto della Vecchia Signora allo Stadium in questa nuova stagione, ma anche (e soprattutto) l’esordio casalingo in bianconero di CR7. Bastano già solo questi due validissimi motivi per centrare i 3 punti a tutti i costi. Magari con la prestigiosa firma di Ronaldo.