La Juventus inizia questa sera contro il Siviglia il suo percorso in Champions League. “Per amore e per soldi” titola oggi ‘Tuttosport’, che fa riferimento alla duplice motivazione che hanno i bianconeri in coppa. Si tratta di un trofeo che dalle parti di Torino manca da 21 anni, nonostante le diverse finali giocate. Da quando Gianluca Vialli ha alzato al cielo di Roma la Champions League, infatti, la Signora è arrivata in finale altre quattro volte. Contro Borussia Dortmund, Real Madrid, Milan e Barcellona il copione è stato sempre lo stesso.\r\n\r\nGli investimenti del mercato estivo di quest’anno hanno proiettato la Juve tra le favorite assolute per la vittoria del torneo assieme a Barcellona, Bayern Monaco, Manchester City e Real Madrid. Essere forti sulla carta, però, non basta. La Champions è una competizione spesso imprevedibile, per vincere la quale contano spesso altri fattori, non ultimo la fortuna. Certo è che con 153 milioni di euro spesi nella sessione estiva, i campioni d’Italia sono obbligati a provarci. Lo chiede la tifoseria, lo prevedono i piani finanziari della società.\r\n
\r\nArrivando in fondo alla Champions League, a giugno del 2015, sono entrati nelle casse della Juventus circa 100 milioni di euro. Quest’anno, invece, la posta in palio è ancora più alta: 125 milioni. Una cifra mostruosa che da sola consentirebbe ai campioni d’Italia di fare un salto importante verso l’olimpo del calcio mondiale. Dopo aver agguantato i 350 milioni di fatturato, l’obiettivo di Agnelli e Marotta è quello di salire ancora e avvicinare quei mostri di Manchester United e Barcellona che viaggiano oltre i 600 milioni.\r\n\r\nCome ha ribadito ieri Buffon in conferenza stampa, piedi per terra e pedalare, la Champions è alla portata, ma bisogna evitare gli errori del passato. Lo impone la storia, lo chiedono i bilanci.