Juventus: interviste a Vidal – Buffon dai ritiri delle nazionali

Giornata di interviste dai ritiri delle nazionali: parlano gli juventini Arturo Vidal (Cile) e Gigi Buffon (Italia)

Giornata di interviste dai ritiri delle nazionali: parlano gli juventini Arturo Vidal e Gigi Buffon. È un Vidal abbastanza polemico quello che parla dal ritiro del Cile: il centrocampista bianconero, ce l’ha soprattutto con quelli che pubblicano notizie non veritiere in merito alle sue condizioni fisiche: “Mi dà fastidio la gente che parla del mio ginocchio, che dice falsità. Non sanno niente di calcio. Dopo l’operazione – sottolinea – non ho avuto problemi al ginocchio, sono stati solo problemi diversi. Il ginocchio è al cento per cento: ne sono felice perché sto sempre meglio.\r\n\r\nEffettivamente, nelle ultime settimane il suo rendimento è nettamente migliorato, anche se non è ancora al livello delle passate stagioni. In ogni caso, alla Juventus gira tutto per il verso giusto e c’è grande soddisfazione soprattutto perché è proseguito il cammino in Champions League:\r\n

Andiamo molto bene, se Dio vuole saremo campioni per la quarta volta di seguito e in Champions ci troviamo in una posizione molto buona, nei quarti. Se passiamo contro il Monaco andremo a giocarcela con le squadre più forti in semifinale. Il mio sogno – conclude a Radio Cooperativa – è tornare un giorno al Colo Colo per provare a conquistare la Libertadores, però andiamo passo dopo passo. Vado a compiere 28 anni, però ho molto da fare…

\r\nConcentrato sulla nazionale italiana, invece, Gigi Buffon, che ha parlato tanto di Antonio Conte, ex allenatore della Juventus:\r\n

Il mister pensa che abituandoti a faticare e a superare gli ostacoli mentali – dice il capitano – , sei più capace di rispondere alle difficoltà in campo. I tre anni alla Juventus sono stati così, ma penso che ne seguiranno tanti altri in Nazionale. Il rispetto e la credibilità che il mister ha tra i giocatori si basano su un principio: trattare tutti allo stesso modo – sottolinea al sito ufficiale dell’Uefa – Le regole valgono per tutti e quando si tratta di scegliere chi giocherà, ognuno di noi è allo stesso livello. È un ottimo modo di lavorare.