È un giovane di talento – continua – , umile e con le caratteristiche per andare avanti. Puoi avere la tecnica di Cristiano Ronaldo ma se non hai la testa non vai da nessuna parte. Il papà mi ha dato l’ok per essere duro con lui e aiutarlo a crescere.
\r\nLa Juventus punta al quarto scudetto consecutivo, ma soprattutto a far meglio in Champions League:\r\n
Tengo molto alla Champions. La Juve ha una storia gloriosa e per rispettarla dobbiamo vincere. Parlando con Tevez mi sono chiesto come mai non si riesce ad andare avanti. In Europa devi essere sempre concentrato – sottolinea – , più che in campionato, perché gli avversari ti possono subito punire. Prendiamo partita per partita, la prima è sempre la più difficile e sono contento di avere vinto. Ora a Madrid sarà più difficile ma sono contento e convinto di questa squadra.
\r\nQuanto al modulo, nessun problema, esterno a cinque o a quattro, per Evra cambia poco:\r\n
Io non sono l’allenatore, la vedremo però certo. Io giocare a 4 o a 3 o dietro non ho problema, ho solo voglia di giocare. Si lavora per vincere qui e basta. A Manchester ho giocato 8 anni a 4 ma anche con quinto di centrocampo non è una novità. Basta metterci il cuore e puoi giocare dove vuoi. Lo Stadium? Una struttura incredibile. Sono stato sorpreso dall’atmosfera anche durante il riscaldamento. Non è più grande dell’Old Trafford però è più emozionante. Ti senti a casa, perché tutta la gente è davvero lì per te. Spero che anche nei momenti difficili ci sia aiuto da loro. Tevez? L’ho trovato più maturo, più uomo di squadra. Ho ritrovato un leone. Lui qui è per me un grande aiuto”.
\r\nInfine, Evra spiega perché a 32 anni ha scelto di chiudere la carriera alla Juventus:\r\n
Sono andato via da Manchester per problemi personali e l’unica squadra che poteva accogliermi come volevo era la Juve. È un club che ha una storia, ha degli obiettivi. Conte mi aveva chiamato tante volte per convincermi. Ora sono juventino e felice. Mi sembra di continuare con un grande club, non ho visto differenze. Tutti, dai medici ai magazzinieri agli addetti stampa, tutti ti mettono in condizioni di dare del tuo meglio. Dopo un mese di lavoro sono contento di essere ancora vivo. La preparazione è stata molto dura – ammette – , forse la più difficile che abbia mai fatto. Tutti devono ricordarsi del mio presente perché l’Evra dello United rappresenta il passato. Faccio il massimo in allenamento e cerco di ascoltare sempre il mister.
\r\nOggi ha parlato a Sky Sport anche capitan Gigi Buffon, che ha sostanzialmente tracciato le differenze tra Allegri e Antonio Conte:\r\n
Allegri è un allenatore che conosce molto bene l’aspetto tattico del calcio ma anche quello psicologico di una squadra, del singolo giocatore. È molto attento e molto pignolo anche nei piccoli dettagli ma credo che rispetto a Conte sia meno maniacale. Ha un modo di condurre, di guidare la squadra che si differenzia da Conte, ma questo non vuol dire che non ci sia nulla di buono in quello che fa – prosegue – , anzi, dopo tanti anni nei quali siamo stati ‘sotto battuta’ costantemente, il suo avvento, i suoi modi sono qualcosa che può tornarci utile se dimostriamo di essere dei giocatori e una squadra responsabile.