Juventus – Inter: la sfida infinita fra due eterne rivali

All’Allianz Stadium una tra le partite più sentite dell’anno: Juventus-Inter, un vero e proprio spot per i veri calciofili

A tutte le latitudini, da ogni angolo del globo terracqueo, Juventus – Inter è un big match attesissimo da tutti coloro per cui il calcio è meno importante solo della famiglia. Venerdì 7 dicembre, alle ore 20:30, andrà in scena all’Allianz Stadium di Torino una delle gare storicamente più fascinose del mondo pallonaro italico. I campioni d’Italia giungeranno a questa supersfida dopo aver battuto 3-0 la Viola all’Artemio Franchi, partita in cui i bianconeri non hanno sciorinato una prestazione estasiante, concedendo per giunta qualche occasione da gol di troppo a una buonissima Fiorentina, ma ciononostante la Juve ha meritato del tutto di uscire dal fortino gigliato con il massimo della posta in palio, soprattutto grazie alla giusta dose di praticità e pragmatismo. L’Inter, invece, al momento a -11 dalla Vecchia Signora, è reduce dal contestatissimo pareggio per 2-2 dell’Olimpico contro la Roma, incontro caratterizzato da incandescenti polemiche a causa di un rigore solare negato ai giallorossi per un nettissimo fallo commesso da D’Ambrosio su Zaniolo. Eccezion fatta per gli episodi arbitrali, i nerazzurri hanno comunque offerto una buona prova, sostanzialmente positiva.

Massimiliano Allegri dovrà far fronte alle assenze sicure di Barzagli, Alex Sandro e Khedira,  mentre Bentancur è in dubbio per un problema alla schiena, ma la nota lieta è rappresentata dal rientro di Emre Can. Dunque, Madama potrebbe scendere sul manto erboso con un 4-3-1-2 formato da: Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Cancelo; Bentancur (Emre Can), Pjanic, Matuidi; Dybala; Mandzukic, Cristiano Ronaldo. Non è da accantonare completamente l’idea di Cuadrado mezz’ala destra al fianco di Pjanic e Matuidi se Rodrigo Bentancur non dovesse farcela. Oppure, in alternativa, Can nei tre sul centrodestra, o addirittura una mediana a 2 in quel caso costituita dalla coppia PjanicMatuidi. Chiaramente, se si adottasse quest’ultima soluzione, cambierebbe lo schieramento in attacco.  L’Inter farà a meno di Dalbert e Nainggolan, nonostante entrambi abbiano provato a recuperare sino all’ultimo.  4-3-3 il modulo di partenza che Spalletti avrebbe scelto per affrontare la Juve, composto da: Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, De Vrij, Asamoah; Vecino, Brozovic, João Mário; Politano, Icardi, Perisic. Molto calda anche l’ipotesi di un 4-2-3-1 che vedrebbe il tandem Vecino-Brozovic a centrocampo, con Politano, João Mário e Perisic alle spalle di Mauro Icardi.

Juventus-Inter: il focus tattico

Premesso che, come sempre, Chiellini e compagni avranno l’obbligo di commettere il minor numero possibile di errori tecnici individuali, segnatamente nella misura dei passaggi, sarà necessario effettuare in modo efficace le coperture lungo le fasce, zona del campo assai sfruttata dai nerazzurri. L’Inter spallettiana, infatti, mediante una trasmissione di palla piuttosto fluida, è alla costante ricerca dell’uomo sugli esterni, ricorrendo, spesso e volentieri, alle sovrapposizioni dei due terzini. Il diktat è quello di alzare il pallone molto raramente, in favore di una costruzione che parta dal basso e che si sviluppi principalmente sulle corsie laterali. E proprio per questa ragione, le due catene bianconere (quella di destra e di sinistra) dovranno provare ad impedire all’undici di Spalletti di giocare con tranquillità anche attraverso i raddoppi, ovviamente  se indispensabile.  Per ciò che concerne la fase di non possesso, Il Biscione tende ad alzarsi e ad accorciare in maniera compatta sul portatore di palla, nonché sul diretto avversario, in modo tale da metterlo in difficoltà nell’avvio dell’azione, attuando inoltre la chiusura degli appoggi.

La Juventus dovrà smistare la sfera rapidamente per tentare di eludere il pressing nerazzurro che, sovente, nasce dalla prima linea. All’occorrenza bisognerà alzare la palla, invece di intestardirsi pervicacemente nel palleggio stretto, magari con cambi gioco profondi volti a trovare i giusti pertugi, oppure tramite verticalizzazioni improvvise (anche di 50-60 metri) per sfruttare al meglio l’attacco della profondità degli avanti zebrati. Alla vigilia della Serie A 2018-2019, la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori aveva indicato (giustamente!) la Beneamata come una seria antagonista della Juve per la lotta scudetto. In realtà, allo stato attuale, numeri e classifica certificano l’esatto contrario. A scanso di equivoci, l’Inter è un’ottima squadra, competitiva e ben attrezzata. Ma l’augurio del popolo bianconero, subito dopo il triplice fischio dell’arbitro, è che i pronostici estivi vadano a farsi benedire definitivamente. Salvo VARie ed eventuali.