Dopo la sosta per le nazionali, la Juventus di Massimiliano Allegri dovrà ripartire di slancio e le gare disputate in questi giorni possono dare importanti indicazioni al tecnico bianconero. In una squadra all’anno zero, che ha innestato in rosa altri giovani e salutato Cristiano Ronaldo, è imperativo valorizzare le risorse a disposizione. Tra queste, meritano una menzione particolare Federico Chiesa e Dejan Kulusevski. Il primo è stato protagonista con la nazionale italiana ieri sera contro la Bulgaria.
Un gran gol, il quarto con la maglia dell’Italia, davanti a papà Enrico, che non è però bastato agli azzurri per portare a casa i tre punti. E questo ha portato Federico a fare una dichiarazione che non fa altro che confermare la grande mentalità che ha questo ragazzo. Per il gol è contento, è sempre emozionante segnare, soprattutto davanti al proprio papà, ma se una rete non porta alla vittoria, non serve sostanzialmente a nulla. Osteggiato da molti juventini prima del suo arrivo, “Chicco” ha dimostrato sin da subito di avere gli attributi e lo sta confermando giorno dopo giorno sia in maglia bianconera, sia con la nazionale. Allegri lo vede in futuro come un attaccante, proprio per questa sua facilità di calciare in porta, e non è detto che non sia proprio questa la naturale conclusione del processo di sostituzione di Ronaldo.
CR7 ha lasciato un vuoto di circa 35 gol e tra quelli che potrebbero colmarlo con marcature, ma anche con contribuzioni a gol di altri (assist) c’è Kulusevski. Ieri sera, lo svedese ha fatto letteralmente ammattire gli avversari spagnoli, servendo anche l’assist per il gol decisivo del 2-1 messo a segno da Claesson. L’ex Parma e Atalanta quando ha spazi è letteralmente devastante, ma da quando è a Torino ancora non ha trovato una sua posizione definita. È pur vero che chiunque gioca contro la Juventus spesso sta arroccato dietro cercando di concedere meno spazi possibili ai bianconeri, e questo non agevola il gioco di Kulusevski. Detto questo, uno dei compiti di Allegri sarà proprio quello di dare un ruolo allo svedese e lavorare per farlo rendere al meglio in quella posizione. Stop. Dejan non ha probabilmente lo stesso carattere di Chiesa, ma anche per questo va messo nelle condizioni di non andare in confusione.