Non sarà stato un grande giocatore, ma Fabio Paratici, responsabile dell’area tecnica della Juventus, si sta rivelando sempre più un grande dirigente e scopritore di talenti. Dopo aver lasciato la carriera di calciatore a soli 32 anni, quello che è considerato a tutti gli effetti il ds della Juve, sa che ormai è un vero e proprio rastrellature di promettenti giovani sul panorama calcistico mondiale. Dopo aver svolto il ruolo di osservatore per Beppe Marotta alla Sampdoria, Paratici lo segue alla Juventus facendo imbufalire il patron Garrone, che ben conosceva le qualità del dirigente.\r\n\r\nAttualmente, molti dei giocatori che calcano i campi di serie A, sono stati scoperti proprio da Fabio Paratici, si pensi ad esempio ad Andrea Poli (Milan), Pedro Obiang (Sampdoria) e tanti altri ancora. Sempre distante dalle telecamere, il dirigente bianconero si muove nell’ombra e partecipa a tutte le missioni della Juventus all’estero, contribuendo a portare a Torino gente come Vidal e Pogba, anche se è sui giovani, sui campioni del futuro, che concentra la maggior parte del proprio lavoro. Paradossalmente va più d’accordo lui con Conte, che lo stesso Marotta.\r\n\r\nIn estate ci ha già provato il Tottenham a strapparlo alla Vecchia Signora, a conferma della bontà del lavoro fin qui svolto alla Juventus: niente da fare, Paratici non si muove. Ora sarebbe il Milan a corteggiarlo: Berlusconi e Galliani, che sui giovani hanno deciso di puntare per il futuro del club rossonero, farebbero carte false per averlo al posto di Ariedo Braida. Per il momento non se ne parla: troppo importante il lavoro che svolge alla Juventus e troppo funzionale a quanto fatto da Marotta, Nedved e Conte. Fabio Paratici ha ancora molto da fare in bianconero.\r\n\r\nFoto Getty Images – Tutti i diritti riservati