Dean Huijsen, giovane difensore centrale di proprietà della Juventus ma in prestito alla Roma, ha parlato del suo prossimo futuro. Ecco la volontà dello spagnolo.
Per talento e personalità espressi sul rettangolo verde, è uno dei maggiori talenti sfornati dalla Next Gen, la seconda squadra della Juventus. Dean Huijsen è attualmente in prestito secco alla Roma, dove sta cercando di mettere in scena tutto il proprio potenziale calcistico. Prima con José Mourinho, poi con Daniele De Rossi, il giovanissimo difensore spagnolo ma di origini olandesi sta facendo parlare non poco di sé in chiave mercato. In tal senso, molti si domandano quale sarà il futuro del classe 2005, che nel frattempo ha collezionato con la casacca giallorossa 12 presenze in campionato, con all’attivo 2 gol e un assist.
Al termine della stagione, Dean Huijsen farà ritorno alla Continassa come da accordi. Tuttavia, il futuro del calciatore potrebbe non essere a tinte bianconere. Nonostante la volontà della Juventus di porlo al centro del progetto, affidandogli un ruolo importante nelle gerarchie della retroguardia, l’imprevedibilità del mercato potrebbe porre la dirigenza davanti ad alcune scelte da prendere. Secondo gli ultimi rumors, il giovane centrale potrebbe essere inserito nell’affare con l’Atalanta per arrivare al sogno Koopmeiners.
Altre voci di mercato vedrebbero Huijsen lontano dalla Serie A. La ricca Premier League infatti sarebbe pronta a bussare alla porta della Juventus. Sulle tracce del classe 2005 ci sarebbero Newcastle, Manchester United e anche il Liverpool. Discorsi che verranno però inevitabilmente rimandati al termine della stagione attuale, che vede il calciatore impegnato con la maglia della Roma. In un’intervista rilasciata ai taccuini di Marca, il centrale di proprietà della Vecchia Signora ha parlato della Nazionale, l’approdo a Torino, chiudendo poi sul proprio futuro.
Le parole di Huijsen, dopo l’esordio con la Spagna Under 21: “La nazionale? Ad essere sincero mi sento molto spagnolo. Sono molto felice di essere in questa nazionale, perché sono cresciuto a Malaga dall’età di cinque anni. L’abilità palla al piede? Ce l’ho fin da piccolo. All’inizio, quando avevo cinque anni, ho iniziato come attaccante, ma poi ho iniziato a giocare come difensore centrale, e sono sempre stato bravo a partire pulito con la palla. Il trasferimento alla Juve? All’epoca pensavo che l’Italia mi avrebbe dato di più da imparare. Avevo già qualità palla al piede, ma dovevo migliorare nei duelli con gli attaccanti, negli scontri, nella tattica. E la Serie A mi sta dando davvero queste cose per farmi diventare un giocatore migliore, anche se ho ancora molto da apprendere. Futuro in Spagna? Sto bene dove sono adesso, ma nel calcio non si sa mai…“.