“Del Piero condizionato dall’addio a fine anno? Il bene supremo è la Juve, non possiamo permetterci divagazioni o scemenze varie“. Antonio Conte prova a chiudere il caso di questi giorni nella conferenza stampa della vigilia di Juventus-Genoa. Una vigilia che sta vedendo i bianconeri sotto attacco da diversi punti di vista: sportivi, societari… E con il caso Del Piero che terrà banco da qui a fine stagione. Ma come sta Alex? “Posso dirvi come sto io: sono raffreddato – risponde Conte – Scherzi a parte, sta bene. Si è allenato come sempre durante tutta la settimana. Lo vedo sereno, carico, voglioso. Come l’ambiente. Ho smesso di giocare sei anni fa, non ieri, ed ho fatto esperienze che mi hanno portato fortunatamente ad essere qui. Ora devo pensare da allenatore, analizzare il lato umano e tecnico. Per me non cambia nulla nel rapporto con Alex. Ci ho parlato e gli ho ribadito che da parte mia non cambierà assolutamente niente visto che la mia considerazione nei suoi confronti sarà esclusivamente tecnica. Il minutaggio da 0 a 90 dipende da un discorso tecnico, legato al lavoro”. Nessun condizionamento, dunque, anche perché prima di tutto viene la Juventus: “C’è un comune denominatore: la Juve. Il bene della Juve viene prima di qualsiasi interesse personale. La Juve è il bene di tutti e noi dobbiamo lavorare in funzione di questo. Non veniamo da annate incredibili dunque non possiamo permetterci divagazioni o scemenze varie”. Intanto, il tecnico bianconero potrebbe dover fare a meno di Buffon: “Ha preso questa botta alla clavicola, una contusione. Gli esami escludono qualsiasi tipo di lesione. Ora parlerò con lui visto che ci saranno tre partite ravvicinate ed importanti. Insieme prenderemo decisioni “. \r\nil prossimo avversario, il Genoa, viene da un ciclo infelice e di certo non verrà a Torino per fare da sparring partner: “Affrontiamo un avversario che è molto forte tecnicamente con ottimi giocatori. Erano partiti bene in campionato, erano in testa con noi. Poi due battute d’arresto consecutive e il pareggio con il Lecce. Ci aspettiamo un avversario forte che affronterà la Juve come tutti gli altri ovvero con determinazione. Come uno fa la formazione la sbaglia. Prima mi davano del fondamentalista ora invece no. Ripeto, non contano i moduli ma l’atteggiamento. Sono partito con un numero di giocatori, poi gli altri sono arrivati piano piano. Alcuni all’ultimo momento. Dunque ogni allenatore deve valutare la rosa anche secondo questi aspetti, come le caratteristiche dei singoli. Quest’anno ho avuto la fortuna di poter contare su centrocampisti che mi consentono di avere due soluzioni di gioco. Con i tre centrocampisti aumentiamo l’intensità di gioco e di azione. A Verona, per darvi un dato, siamo stati per 84 minuti nella metà campo avversaria. Vidal? Discorso uguale a quello di Buffon. La stagione non finisce con il Genoa, anzi stanno arrivando partite importanti. Le scelte sono legate al presente ma anche al futuro. Valuterò con attenzione le sue condizioni”.\r\nInfine una nota sulle due nuove ali. Estigarribia? Come Elia: più passano i giorni più si integra con i compagni e l’idea di gioco che abbiamo. Dobbiamo vederli all’opera. Non so se il paraguaiano giocherà domani ma sicuramente ha le caratteristiche per fare bene”.\r\n\r\nheight=370