Juventus Fiorentina 3-1. E’ stata una vittoria alla Muhammad Ali. Anche se la Fiorentina è ancora molto lontana dall’essere paragonata a George Foreman non avendo ancora fin qui vinto nulla di nulla. Ma il match per come si è svolto mi ha ricordato quel famoso incontro dei pesi massimi disputato in Zaire e passato alla storia. La Juventus proprio come Ali ha giocato con l’avversario come il gatto con il topo, ha aspettato che la Fiorentina si sfogasse, ha chiuso tutti i varchi possibile riducendo al nulla le avanzate dei viola, ha estromesso dalla partita l’enfant prodige Bernardeschi con grande intelligenza ed acume tattico, tanto è vero che si è notato solo per quel mezzo tuffo alla Cagnotto del primo minuto, dopodiché con spietato cinismo ha colpito e annientato l’avversario. La Juve pur lasciando l’iniziativa ai viola non ha rischiato veramente nulla. Ha fatto quasi illudere l’avversario che la partita fosse in mano sua e poi con 20 – 25 minuti di altissimo livello lo ha colpito e messo al tappeto. Un cambio di marcia repentino e inaspettato per gli stessi tifosi bianconeri. Se è stato un caso ben venga, se è stato studiato a livello strategico allora è il capolavoro dell’acume tattico. Questa volta l’ha vinta Allegri.\r\n\r\nPaolo Sousa ha una bella idea di calcio e lo ha dimostrato, gliene do merito, tuttavia la Fiorentina non ha le individualità che ha la Juventus. A fine gara lo stesso Paolo Sousa con grande onestà ha sottolineato la differenza di forza, di rosa e persino di esperienza. Alla Juventus a parte alcuni come Dybala, tutti gli altri sono abituati a giocare ogni tre giorni. Alla viola no. Alla Juventus gestire carichi pesanti di energie fisiche ma soprattutto mentali ed emotive è la regola. Alla viola no. Ne sa qualcosa Morata passato nel giro di pochi mesi da salvatore della patria a contestato. Ne sa qualcosa Pogba messo ogni giorno sulla graticola. Sono ragazzi dal valore tecnico eccellente in cui il carattere viene forgiato da un ambiente, il nostro, che non ammette pause. Alla Juve devi essere forte sempre. Non ci sono pause. Non si vive di rendita.\r\n\r\nAlla fine Paolo Sousa ci ha messo la tattica il gioco e la preparazione. Allegri l’ha battuto con l’esperienza. Per questo Sousa ci ha fatto anche un poco la figura del pischello e ne è uscito un poco ridimensionato. D’altronde l’anzianità fa grado. Spesso nella vita conta. Paolo Sousa ne è uscito frastornato. E’ difficile pensare di perdere così dopo aver tenuto per tutta la partita la palla. E’ difficile accettare un risultato così ampio anche abbastanza immeritato. Tuttavia vince ancora chi segna, e segna ancora chi tira, e la Fiorentina di tiri in porta non ne ha fatti davvero nemmeno uno. Avrà modo di rifarsi nel corso della sua carriera. Nonostante tutto è serio e preparato. E’ soprattutto intelligente. Un’altra volta forse sta più coperto e si accontenterà di un punto. E’ stata dunque questa volta, ineccepibilmente la vittoria di Allegri, che ha azzeccato tutte le mosse, scelte e controscelte. Evra ha annullato completamente Bernardeschi che di pastina evidentemente ne deve ancora mangiare molta, gli altri hanno fatto il resto. Altra differenza enorme fra noi e loro. Da noi non basta qualche gol e un paio di ottime prestazioni per diventare una stella.\r\n
\r\nE’ stata la vittoria di Mario Mandzukic nato leader non per caso. Uno che prende botte le dà e non piange mai. Uno che non si risparmia, che ha il coraggio di sgridare i compagni che non si impegnano abbastanza nel pressing, uno che vive per il gol e i gol li fa. Ancora penso e rido a quando ci prendevano per il culo per averlo comprato mentre chi ci sfotteva aveva preso Dzeko. Belparacarro. Mettetelo sul raccordo anulare. Bella storia la 17 sulle spalle di questo ragazzo di 29 anni. Numero dai bei ricordi sulle spalle giuste.\r\n\r\nPer concludere: è stata la vittoria di una grande società che non accampa scuse quando perde ma tace e lavora. Una dimostrazione a mezza Italia di come si può vincere anche se ti danno un rigore molto dubbio contro al primo minuto nel tuo stadio. Nessuno dei nostri ha fatto piagnistei, nessuno ha protestato più di tanto con l’arbitro tanto è vero che non c’è voluto un quarto d’ora per battere questo rigore. Nessun nostro giocatore è stato ammonito nella circostanza. Nessun allenatore della Juve ha sviolinato e neppure racconterà di questo rigore ad ogni Juve – Fiorentina a venire. Nessun dirigente si metterà la foto di questo rigore come sfondo del cellulare. Abbiamo dimostrato a tutti che si può anche vincere rimontando. Si può ancora vincere segnando un gol più degli altri se si è capaci. Noi siamo diversi da tutti. Noi siamo noi e voi non siete un caz.. di niente (cit.Marchese del Grillo). PS. Dite che stasera Rossi un libro lo scriverà? (cit. mia).\r\n\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”85816″]