Juventus-Fiorentina 1-1: tabellino, commento e highlights
JUVENTUS: Storari; Motta (37’st Lanzafame), Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Felipe Melo, Aquilani (13’st Pepe), Marchisio; Del Piero (13’st Iaquinta), Quagliarella. A disposizione: Manninger, Traore, Lanzafame, Sorensen, Sissoko. All. Del Neri.\r\n \r\n\r\nFIORENTINA: Boruc, Comotto, Camporese (25’st Felipe), Gamberini, Pasqual, D’Agostino, Donadel, Santana, Ljajic (19’st Marchionni), Vargas, Gilardino (10’st Babacar). All. Mihajlovic. Avramov, De Silvestri, Bolatti, Cerci.\r\nARBITRO: Valeri\r\nAMMONITI: 44’pt Bonucci, 17’st Pasqual, 37’st Comotto, 47’st Marchisio, 48’ st Pepe\r\nRETI: 4’pt Motta (aut), 38’st Pepe\r\nESPULSI: 43’st Felipe\r\n\r\n
\r\n\r\nIL COMMENTO DI MIRKO NICOLINO\r\nCome la Juventus di Ranieri, come la Sampdoria dello stesso Del Neri. La Juventus non ha continuità, caratteristica che preclude il raggiungimento di obiettivi superiori ad una qualificazione in Champions. Quando si inizia a pronunciar la parola scudetto, lo spirito Juve si scioglie come neve al sole. Inutile girarci attorno, il tricolore non compete a questa Juventus costruita per non andare oltre il quarto-terzo posto.\r\nCon la Fiorentina, la partita che avrebbe dovuto consacrare i bianconeri, si racimola solo un punticino: due punti persi, dunque, e non uno guadagnato, che ha sulla coscienza per buona parte il mister. Motta, ormai chiaramente un corpo estraneo, al posto di Sorensen e Del Piero nelel veci di Iaquinta, si sono rivelate scelte sbagliate. Soprattutto nel secondo caso, visto che il capitano mercoledì dovrà gioco forza scendere in campo per 90 minuti in Europa League. Il resto è storia di una partita che Mihajlovic gioca a scacchi (e vince): chiusi tutti gli spazi, questa Juve che di qualità ne ha ben poca (Aquilani e Krasic sono quasi del tutto spenti) non riesce a trovare il gol se non su punizione. E non ci sto a sentir parlare di catenaccio viola: un tale Mourinho, giocando come ha giocato ieri sera la Fiorentina ha portato a casa una tripletta.\r\nTornino con i piedi per terra i bianconeri, il campionato è ancora lungo e le pretendenti alla Champions, in una stagione tutto sommato di basso livello, sono tante e agguerrite. E il quarto posto non si può di certo fallire.