La Juventus conferma il monitoraggio dell’Uefa per il Fair Play Finanziario. È quanto emerge dalla “Relazione finanziaria semestrale consolidata al 31 dicembre 2021” pubblicata dalla società bianconera tramite i suoi canali ufficiali. Come per Inter, Milan e Roma, l’UEFA ha aperto un monitoraggio per i conti legati al controllo economico-finanziario con periodo di rilevazione 2019, 2020/2021 e 2022. Di seguito il comunicato emesso dalla Juve.
“Nel mese di ottobre 2021 la Società ha trasmesso alla UEFA le informazioni relative al requisito di pareggio (c.d. break-even rule) per gli esercizi (reporting periods) chiusi al 30 giugno 2020 e 30 giugno 2021, che è risultato rispettato. Successivamente, nel mese di febbraio 2022, la Società ha integrato le informazioni di cui sopra con quelle previsionali per l’esercizio al 30 giugno 2022 e il Club Financial Control Body della UEFA ha avviato l’attività di monitoraggio, tenuto conto del mancato rispetto prospettico del requisito di pareggio di bilancio per il periodo di rilevazione (2019, 2020/2021 e 2022). Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, tale attività di monitoraggio coinvolge decine di Club europei, inclusi alcuni Club italiani”, si legge nella relazione della Juve pubblicata il 7 marzo 2022.
Contestualmente, dallo stesso documento emerge un nuovo ricorso al Tar per lo “scudetto di cartone”, quello del 2006 sottratto alla Juventus e consegnato all’Inter, nonostante quella stagione non fosse oggetto di indagine. “In data 12 gennaio 2019 – si legge nella stessa relazione – Juventus ha presentato ricorso dinanzi al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI che giudica esclusivamente decisioni della Giustizia Sportiva, non altrimenti impugnabili. Il ricorso contestava la delibera del Consiglio Federale in data 18 luglio 2011, n. 219/CF che respinse l’Istanza di revoca della Juventus del provvedimento del Commissario Straordinario di assegnazione del titolo ad altro Club per scorrimento della graduatoria. Il ricorso precisa che l’Istanza non mirava ad ottenere una sanzione disciplinare, per evitare l’ovvia risposta, fatta propria dal Consiglio Federale, che la materia è devoluta esclusivamente alla Giustizia Sportiva e non agli Organi di governo della Federazione. Il Collegio di Garanzia dello Sport, il 27 maggio 2019, ha dichiarato inammissibile il ricorso di Juventus. Avverso tale decisione, non essendo stato assegnato a Juventus un giudice sportivo che decidesse il merito della questione, la stessa Società ha depositato ricorso al Tribunale Federale Nazionale. In data 11 luglio 2019, con dispositivo, il Tribunale Federale Nazionale ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso. Juventus, avverso tale dispositivo ha presentato reclamo alla Corte Federale d’Appello che, in data 30 agosto 2019 ha respinto anche tale ricorso. Tali decisioni sono state impugnate da Juventus dinanzi il Collegio di Garanzia dello Sport che, con decisione del 6 novembre 2019, ha dichiarato inammissibile il ricorso. Avverso tale pronuncia è stato proposto nei termini di legge ricorso al TAR del Lazio per il quale – conclude la nota – è fissata udienza per il giorno 8 marzo 2022”.