Juventus – Empoli: con i toscani per riprendere a macinare punti

La prima sconfitta con il Genoa non ha fatto perdere certamente il sonno alla Juventus. Ma contro l’Empoli bisognerà tornare alla vittoria

La (quasi) perfetta macchina bianconera si è ingolfata a Genova. La Juventus, infatti, ha rimediato la sua prima sconfitta in campionato con il Genoa, al Luigi Ferraris, per 2-0. La Vecchia Signora scesa in campo al Marassi è apparsa piuttosto scarica fisicamente e mentalmente dopo la strepitosa prestazione di Torino contro l’Atlético Madrid in Champions. I campioni d’Italia, con il Grifone, hanno offerto una prova decisamente insufficiente, senza mai rendersi pericolosi in zona gol. Nessun dramma, sia chiaro, soprattutto visto e considerato l’attuale +16 sul Napoli (conteggiando i due scontri diretti a favore di Madama), però sabato 30 alle 18:00, con l’Empoli, sarà doveroso ricominciare a vincere.

Mister Allegri sarà alle prese con le defezioni di Cuadrado, Barzagli, Khedira, Douglas Costa e Cristiano Ronaldo, e sembrerebbe orientato a varare un 4-3-2-1 formato da: Szczesny; Cancelo, Rugani, Chiellini (Cáceres), Alex Sandro (Spinazzola); Emre Can, Pjanic, Matuidi; Dybala, Bernardeschi; Mandzukic. Da non escludere anche la possibilità di vedere una difesa a 3. L’Empoli, reduce dal 2-1 interno nello scontro salvezza con il Frosinone, e guidato nuovamente dal buon Andreazzoli, si presenterà a Torino senza gli indisponibili Silvestre, Antonelli, Mch’edlidze, La Gumina e Polvani. Il rientrante tecnico ex Roma potrebbe schierare i suoi con un 3-5-2 composto da: Dragowski; Veseli, Maietta, Dell’Orco; Di Lorenzo, Traorè (Acquah), Bennacer, Krunić, Pajac (Pasqual); Caputo, Farias.

Juventus – Empoli: i disegni tattici

La Juve, contro un avversario che attua generalmente un pressing ultraoffensivo, dovrà muovere il pallone a velocità sostenuta, con due tocchi al massimo. Oppure, in alternativa, ricorrere anche al lancio lungo per cercare la spizzata della prima punta e la conseguente caccia feroce alla seconda palla.

Altra chiave da tenere in considerazione potrebbe essere la ricerca dell’attacco diretto, della verticalità improvvisa, provando ad azionare la rapidità del reparto offensivo. In fase di non possesso, invece, gli uomini di Allegri dovranno essere abili a schermare le linee di passaggio, ad impedire lo sviluppo del gioco empolese in ampiezza e a concedere il meno possibile le verticalizzazioni. I toscani tendono sovente a costruire la manovra dal basso, per poi servire gli esterni, sempre aperti e alti, con una certa regolarità. Proprio sulle corsie laterali, spesso e volentieri, le sovrapposizioni rappresentano un’arma in più per l’Empoli, in modo tale da creare situazioni di superiorità numerica sulle fasce.

Per ciò che concerne la fase di non possesso, come accennato in precedenza, la prima linea effettua un pressing alto già sul primo portatore di palla avversario, mentre nelle transizioni negative i ragazzi di Mister Andreazzoli adottano una riaggressione immediata con l’intento di riconquistare subito la sfera. Tenendo presente il cospicuo vantaggio assai rassicurante sul Napoli di Carlo Ancelotti, la Vecchia Signora avrà comunque l’obbligo di non sottovalutare per nessuna ragione il match casalingo con l’Empoli. Anche perché i partenopei affronteranno la Roma, all’Olimpico, in una sfida che i giallorossi dovranno vincere a tutti i costi per alimentare le speranze relative a un piazzamento nell’Europa che conta. Sfruttare al meglio questo turno favorevole consentirebbe ai bianconeri di tornare a +18, ovviamente se la squadra di Ancelotti dovesse incappare in un passo falso domenica alle 15:00 contro la formazione capitolina.

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