9:25 Andrea Agnelli in conferenza stampa tra pochi minuti dalla sala conferenze dello Juventus Stadium: farà il punto dei cinque anni di sua presidenza e della fantastica stagione appena conclusa. Seeguite la diretta streaming qui con noi.\r\n

Un anno che ci rende estremamente orgogliosi. Usciamo con delle sensazioni miste dalla finale di Berlino. Abbiamo giocato per vincere come tutte le partite che disputiamo. Abbiamo il maggior numero di finali perse, ma siamo arrivati per otto volte in finale e questo conta. Quando penso alla storia europea della Juventus, credo che la dimensione sia tornata quella che tutti quanti noi ci auspichiamo La finale di Berlino come punto di partenza. Il risultato di 315 milioni di fatturato a fine stagione 2013-14 – sottolinea – ci permette di affrontare grandi potenze europee sul campo. Stella per la decima Coppa Italia? No, non ci sarà nessuna stella d’argento sulla maglia.

\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”82281″]\r\n

Agnelli ringrazia lo staff tecnico

\r\n

Qualche giorno prima di questa partita abbiamo vinto la decima Coppa Italia e qualche giorno prima avevamo vinto il nostro 33.esimo Scudetto. Da questo punto di vista, questa è stata una stagione straordinaria e ci deve rendere tutti veramente orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Siamo partita in reltà quest’anno il 16 luglio da questa stanza presentando l’allenatore, Massimiliano Allegri, e io non posso cominciare che da questo fatto per ringraziare un primo pezzo della società, che è la parte gestita dal direttore Beppe Marotta e che è qui con noi oggi, dal direttore sportivo Fabio Paratici e dal consigliere Pavel Nedved. Allegri ha avuto molto coraggio ad accettare la sfida. Come sarebbe andata con Conte in panchina? Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Cosa sarebbe potuto essere stato è una domanda fine a se stessa senza nessuna utilità.

\r\n

Agnelli analizza la finale di Champions

\r\n

Non è la partita dell’altro ieri che ci deve lasciar del rammarico per il risultato che abbiamo ottenuto – aggiunge Agnelli – , ci sono altre finali se guardo la nostra storia che sarebbero dovute finire in maniera diversa e le aspettative erano diverse: penso alla finale di Manchester, di Atene, di Monaco, quelle sono partite che sicuramente ci lasciano l’amaro in bocca, ma quando penso alla partita con l’Ajax o a quella dell’altro ieri sera, erano partite che non erano così scontate, che si sarebbero potute anche perdere. La prestazione della squadra a Berlino è un ottimo punto di partenza per il futuro, una partita che è seguita ad un percorso importante, le svolte in questa stagione a livello europeo credo siano state la partita di Dortmund e la semifinale col Real Madrid, che ci ha permesso di giocare una partita con il Barcellona a viso aperto, una partita in cui abbiamo subito un gol dopo pochi minuti che avrebbe potuto uccidere qualsiasi altra squadra. Invece la squadra ha reagito, ha pareggiato, ha giocato 20 minuti esaltanti ed è stata una partita che avremmo potuto vincere. Poi ci sono episodi che non sono stati favorevoli e hanno permesso al Barcellona di segnare un gol in contropiede che ha chiuso la partita. Io non posso fare altro che pensare a questo percorso europeo e porlo a tutti noi come punto di partenza per il futuro, un futuro che a livello europeo non deve assolutamente far pensare e ripeto non deve assolutamente far pensare che poichè Milano è vicina ed è comodo arrivarci, noi l’anno prossimo giocheremo sicuramente la finale di Champions League a Milano. Arrivare a giocare una partita come la finale di Champions League è durissimo per tutti, infatti ogni anno le finaliste cambiano.

\r\nAltri club si stanno affidando a soci stranieri per risollevarsi economicamente, la Juventus non ne ha bisogno, ribadisce il presidente Agnelli:\r\n

Partner straniero? Non c’è e non lo stiamo cercando. Lo dico con il cappello di Exor, mi permetto di dare una risposta essendo nel consiglio di Exor: non stiamo cercando soci. Il lavoro svolto è stato fatto con il pieno appoggio di mio cugino Yaki, di intraprendere un percorso con investimenti importanti e di fiducia che oggi ci permettono di guardare al 5/6° posto di fatturato in Europa. Ci ha permesso di lavorare con il pieno della fiducia.

\r\nAndrea Agnelli farà il punto dei suoi primi cinque anni di presidenza della Juventus nel corso di una conferenza stampa convocata per domani, 8 giugno 2015. La squadra è già rientrata da Berlino ed è stata accolta all’aeroporto da centinaia di tifosi che hanno dedicato cori e ovazioni a tutti, nessuno escluso. Nonostante la sconfitta rimediata in finale di Champions League contro il Barcellona, la stagione rimane da incorniciare, sia a livello sportivo sia economico.\r\n\r\nSono arrivati il 33° scudetto e la 10.a Coppa Italia, oltre che ben 100 milioni di euro per il conseguimento della finale di Champions League. Risultati che consentono alla Juventus di guardare con più ottimismo al futuro prossimo. Domani, con orario ancora da ufficializzare, Agnelli parlerà in conferenza stampa facendo il bilancio della stagione appena conclusa e dei suoi cinque anni di presidenza in generale.\r\n\r\nIl presidente ribadirà quelli che sono gli obiettivi per la prossima stagione: vincere il quinto e storico scudetto consecutivo, confermarsi quantomeno tra le prime otto in Europa, meglio se centrando la finale di Milano 2016. A tal proposito, la dirigenza sta già lavorando per rafforzare la squadra: in attesa di capire cosa faranno Tevez e Pirlo, principali indiziati a lasciare Torino, sono già stati presi Dybala e Khedira, mentre nelle prossime ore dovrebbe esserci il riscatto dal Sassuolo di Berardi e Zaza.\r\n

La Juventus accolta dai tifosi a Caselle

\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”82270″]