Juventus del futuro: Giovinco, Pasquato, Immobile e altri 10 colpi

La Juventus che gongola per l’attuale primato in campionato, ha sempre un occhio rivolto al futuro. Primo obiettivo ringiovanire la squadra, nonostante già adesso l’undici di partenza di Antonio Conte abbia una media di età più giovane rispetto ad Inter e Milan: 27,72 contro i 29 e i 29,27 rispettivamente di nerazzurri e rossoneri. In questa prospettiva, sono già pronti a tornare alla base alcuni giovani che si stanno ben comportando nelle rispettive avventure: primo su tutti Sebastian Giovinco, della cui situazione ha parlato ieri il suo procuratore D’Amico a Goal.com: “Sebastian sta facendo molto bene a Parma. È un grande talento e sta dimostrando tutte le sue qualità. Per il momento è concentrato e determinato a dare il massimo per la squadra emiliana, ma è chiaro che in futuro è destinato a ricoprire un ruolo di primo piano in una big”.\r\nDovrebbe seguire a ruota Giovinco, l’attaccante Ciro Immobile che ad oggi ha all’attivo ben 8 goal in 11 partite con il Pescara di Zeman. Anche Cristian Pasquato potrebbe far parte della rosa bianconera del futuro: Conte stravede per lui, consapevole di una grande duttilità tattica del ragazzo, anche se a Lecce non sta trovando molto spazio. Un altro gioiello del futuro, invece, è già in casa: si tratta del 18enne Gabriel Appelt Pires, considerato nell’ambiente l’erede di Andrea Pirlo.\r\nNel frattempo, il duo Marotta e Paratici continua a monitorare il mercato internazionale alla ricerca di talenti da inserire nell’immediato nell’organico o magari facendoli passare attraverso la primvaera: Si seguono con attenzione il centrale Mario Fernandes del Gremio, il fantasista Elkeson del Botafogo, il centravanti del Banfield Facundo Ferreyra, l’attaccante del Boca Nicolas Blandi ed il peruviano Andy Polo. In Europa, occhio a Marco Reus del Monchengladbach, Draxler dello Schalke 04, Mateo Kovavic della Dinamo Zagabria. In Italia, piacciono su tutti il portiere Leali del Brescia e il fantasista Ramirez del Bologna.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni