Juventus: se non si approva il Decreto Crescita, salasso da 36 milioni

Il pasticcio del governo può costare caro alla Juventus: senza Decreto Crescita, Agnelli dovrà versare 36 milioni di tasse in più

L’Agenzia dell’Entrate ha messo il governo spalle al muro: senza decreto attuativo, il DL Crescita salta e per la Serie A sarebbe una batosta, Juventus compresa. Il calcio, una delle prime industrie del Paese, è già provato dall’emergenza Covid, ma a quando pare potrebbe presto dover fronteggiare un’ulteriore emergenza. Molti club, infatti, hanno attirato in Italia i campioni offrendo ingaggi più alti con la prospettiva poi di recuperare parte della cifra tramite gli sgravi Irpef.

Il decreto Crescita prevede uno sconto pari al 50%, con la tassazione che scende dunque al 21,5% per i lavoratori italiani o stranieri che vengono sul nostro territorio per lavorare almeno due anni. A distanza di oltre un anno e mezzo dal decreto emanato ad aprile 2019, senza decreto attuativo la misura sarà nulla e di conseguenza tutti i club dovranno fare fronte a tasse aggiuntive che fin qui non avevano messo in conto.

Juventus: senza Decreto Crescita 36 milioni da pagare

Nel caso della Juventus, nello specifico, ci sarebbe un impatto importante per via degli arrivi di de Ligt, Rabiot, Ramsey, Morata, McKennie e Arthur (non Ronaldo, arrivato prima). In totale, secondo l’analisi de Ilbianconero.com,  la società di Andrea Agnelli ci andrebbe a perdere qualcosa come 36 milioni di euro. Un montante sul mento, per dirla in gergo pugilistico, in un momento in cui i bianconeri stanno già perdendo tanti soldi da tour dello Stadium, botteghino e quant’altro.