La Juventus deposita la coppa del 5° scudetto consecutivo al J Museum. Ad attendere gli otto pentacampioni con il trofeo – Bonucci, Lichtsteiner, Padoin, Marchisio, Chiellini, Barzagli, Caceres e capitan Buffon – c’è Maria Sole Agnelli, sorella dell’avvocato e del dottore, storici presidenti bianconeri. I protagonisti di questa cavalcata durata dal 2012 al 2016, hanno ascoltato le narrazioni della dottoressa Agnelli, poi hanno depositato la coppa dello scudetto al centro delle altre quattro vinte negli anni precedenti.\r\n\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”89103″]\r\n
\r\nDopo l’allenamento mattutino, intanto, due calciatori della Juventus, Alex Sandro e Daniele Rugani, si sono fatti intervistare da Sky Sport. Ecco cosa ha detto il terzino sinistro brasiliano: “Abbiamo festeggiato abbastanza – dice -, adesso siamo totalmente concentrati sulla finale di Coppa Italia, siamo focalizzati e pensiamo solamente a questa partita. Sono felice della fiducia dell’allenatore, in questi mesi sono cresciuto grazie all’aiuto suo e di tutti i miei compagni, ma ho ancora molti margini di crescita, fisicamente, tatticamente e offensivamente. Mi sento cresciuto, ho lavorato molto ed essere in una squadra come la Juventus è stato fondamentale: tutti i miei compagni sono fortissimi, ed è una cosa che mi aspettavo venendo a giocare qui. Mi sorprendono tutti, ogni giorno. Posso giocare dovunque mi chieda il Mister, che sia sulla fascia sinistra, quella destra o anche al centro. Sebbene abbia poco tempo sto imparando l’italiano, e devo dire che ho maestri bravissimi, come Neto, Rubinho ed Hernanes”, conclude.\r\n\r\nEcco invece le parole di Daniele Rugani sulla finale di Coppa Italia in programma sabato prossimo contro il Milan: “Sarà una partita secca. E quindi la dovremo affrontare con concentrazione e determinazione. Dovremo essere tosti ma allo stesso tempo ordinati, ci servirà pazienza: la partita si deciderà probabilmente nei piccoli dettagli, quindi non dovremo aver fretta di “spaccare” la sfida”. Campionato? Se devo pensare alla svolta, individuo senz’altro la sconfitta di Sassuolo. In quella occasione abbiamo gettato le basi per la vittoria, tutti insieme: i veterani dando la scossa, e anche noi giovani reagendo al momento. Devo ringraziare Mister Allegri – ammette – . Mi è stato molto vicino, mi ha suggerito di avere pazienza e di continuare a lavorare, oltre che di scendere in campo senza troppi pensieri. Ma devo dire che mi hanno aiutato tantissimo anche i compagni, chi con le parole, chi con gli atteggiamenti, chi con gli esempi. Ho guardato e tuttora guardo maggiormente ai miei compagni di reparto, da loro ovviamente cerco di apprendere il più possibile”.