Oggi su La Gazzetta dello Sport, l’inviato della “rosea” a Vinovo, Gianbattista Olivero, si sofferma sulla strategia che Antonio Conte attuerà in questo finale di stagione. Una strategia che viene in mente rispetto a quanto successo in passato paragonando situazioni simili al presente. La Juve, come successo già in passato, si trova ad avere un cospicuo vantaggio in campionato (9 punti, 10 considerando lo scontro diretto) sulla seconda in classifica, il Napoli. Olivero ricorda però come questo vantaggio sia per Conte sì tranquillizzante ma non fino al punto da pensare che il campionato sia chiuso. Forse perché il tecnico bianconero è ancora memore di rimonte fatte e subite in passato.\r\n\r\nRimarranno sempre nella mente quella subita nella stagione 1999/2000 dalla Lazio all’ultima giornata dopo una gran rimonta e con una Juve vittima di un calo atletico che portò all’eliminazione in Coppa Uefa (4-0 subito in casa del Celta Vigo) e ad una corsa scudetto terminato nel peggiore dei modi nella palude di Perugia. Due anni dopo a parti invertite la grande rimonta della Juve di Lippi culminata con il successo del 5 maggio a Udine (in goal Del Piero e Trezeguet) e con l’Inter battuta dalla Lazio 4-2. Quella attuale è una stagione diversa rispetto a quelle elencate: difficile fare paragoni con il passato. Quello che è certo è che Conte difficilmente ammetterà cali di tensione. Certo il profumo della Champions ora che si entra davvero nel vivo della competizione può essere pericoloso dal punto di vista mentale, ma sarà Conte a trovare l’alchimia giusta per tenere tutti sulla corda