Il Comitato Esecutivo dell’Uefa ha disposto la parziale riapertura degli stadi per le competizioni europee: l’Allianz Stadium della Juventus potrà ospitare il 30% dei tifosi totali previsti. “La decisione di oggi è un importante primo passo che mette al centro la salute dei tifosi e rispetta le leggi di ogni paese”, ha dichiarato il presidente Uefa Aleksander Ceferin. Insomma, la linea del governo europeo del calcio è sostanzialmente simile a quella adottata in Germania, dove da tempo, nel rispetto di disposizioni stringenti, gli stadi sono aperti ad una percentuale di tifosi.
L’Italia, da questo punto di vista è indietro: nonostante la media dei positivi quotidiani sia nettamente inferiore a quella tedesca, il governo e il comitato tecnico scientifico dicono no a più di 1.000 tifosi. “Dobbiamo resistere così per altri 7-8 mesi” ha dichiarato il ministro della salute, Roberto Speranza. Il calcio e tutta l’industria che si muove attorno, però, non può attendere tutto questo tempo. Una decisione inspiegabile se si pensa che, ad esempio, si sono tenuti di recente eventi motoristici con oltre 24mila persone e che a causare la seconda ondata di contagi sia stato piuttosto il “liberi tutti” estivo.
L’Uefa, dopo l’esperimento effettuato con la Supercoppa europea fra Bayern e Siviglia, in cui nessuno si è contagiato rispettando un protocollo stringente, ha così deciso di proseguire sulla linea dell’apertura al 30% della capienza degli stadi. Una buona notizia anche per la Juventus, che potrà iniziare a programmare la vendita dei biglietti in vista delle partite del girone di Champions League. Potranno entrare nella casa bianconera 13.500 supporters.