Juventus, Buffon: “Se discutiamo anche Pirlo…”

FBL-EUR-C1-JUVENTUSNella serata di ieri, Gigi Buffon ha rilasciato un’intervista a ‘sky sport’. Finito nel mirino della critica dopo Chievo – Juventus, il capitano dei Campioni d’Italia si difende così: “Devo sicuramente impormi di star più attento e sul pezzo e fornire prestazioni da Buffon. Inizia un momento caldo, i compagni devono avere una certezza dietro come io devo aver la certezza davanti. Da domenica dobbiamo dare il massimo e fare il massimo”, ha detto il portiere bianconero.\r\n\r\nLa costante di questi inizio di campionato, è che la Juventus deve prima andare in svantaggio e poi comincia a giocare ‘da Juve’:\r\n

“Sarebbe meglio e sarebbe più gradito partire magari in vantaggio, anche se ad onor del vero c’è da dire che nelle ultime 3-4 partite, al primo e unico tiro in porta, abbiamo sempre preso gol”, ha sottolineato Buffon.

\r\nUn altro dato che fa riflettere, sono i 4 gol presi fin qui, contro i 2 dello scorso anno dopo 5 giornate:\r\n

“I motivi sono sicuramente anche un pochino frutto del caso e delle situazioni contingenti che si vengono a creare – risponde Gigi -. Poi indubbiamente ci sono anche degli errori di reparto, degli errori anche dei singoli, perchè alla fine ognuno di noi, qualcosina di meglio potesse fare in tutti i gol che abbiamo preso, compreso il sottoscritto. Credo che però sia una situazione che ci possa stare, visto che siamo all’inizio di un’altra stagione. Ci possa stare perchè fa parte di un percorso che deve tornare di nuovo ad essere ottimale e certo come lo è stato negli altri anni”.

\r\nInfine, la difesa di Andrea Pirlo, che secondo Buffon non dovrebbe mai essere messo in discussione:\r\n

“Anche io paradossalmente mi son trovato a 6 mesi dalla scadenza. Il tutto mi faceva apprezzare di più il fatto che potevano essere le mie partite, anche da professionista, chissà. E poi magari volevi smentire di non essere alla fine, è una sfida continua. Certi campioni che si avviano verso la fine hanno bisogno di sfide, altrimenti l’aver già assaporato e metabolizzato tutto rende tutto più difficile. La sfida è creare una nuova sfida. Uno come Andrea non può esser messo in discussione, a quel punto smontiamo a pezzi gli stadi, non avrebbe più senso. Una società con tale occasione non se ne priverebbe mai”, ha concluso.

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