\r\n\r\nI 9 punti conquistati nelle tre partite di campionato contano nulla. Stasera di inizia una nuova sfida, un nuovo percorso e un nuovo episodio della storia juventina. Ferrara al debutto da allenatore in Champions, altro spirito, altre prospettive. Molte meno parole rispetto alla scorsa stagione dove i proclami avevano soffocato i fatti. Pochi a dire la verità. Tutti zitti e lavorare, questo è il nuovo credo bianco-nero, un credo che si deve vedere sul campo con 3 punti ogni 90 minuti. Il resto conta meno di zero. L’avversario è di quelli seri, di quelli che quasi non si meritano la terza fascia in Champions, di quelli che di grattacapi ne possono creare. Ma la Juve è la Juve e scenderà in campo per vincere, possibilmente stravincere. Sì, perchè Ferrara non era del tutto soddisfatto della vittoria a Roma con la Lazio. Vuole di più, più gioco, più convinzione più tutto.\r\nIl tecnico napoletano è incontentabile e insaziabile. Mentalità che ricorda tanto quella di qualche anno fà, quando c’era una squadra cannibale e antipatica. Così stavolta niente rivoluzioni, dentro quelli che hanno giocato all’Olimpico (di Roma) tranne poche eccezioni. Fuori Chiellini (squalificato dopo la gara di ritorno contro il Chelsea dello scorso anno) dentro Legrottaglie che non ha del tutto convinto Sabato scorso. Vicino stavolta avrà Cannavaro e chissà come si comporterà. Il dubbio a centrocampo riguarda Camoranesi, apparso un pò sottotono nelle ultime uscite, potrebbe lasciare spazio a Tiago in un momento di grazia. Fondamentale il suo apporto tecnico-tatticco nell’ultima gara di campionato.Poi Giovinco al posto di Diego. La formatica atomica si gioca molto. Forse tutto. Per Sebastian è il momento delle verità, dopo tante parole e un pò di polemiche. Gli ultimi 60′ sono stati da fuoriclasse ma questo nella Juve, si sa, non basta. Torna Iaquinta al posto di Trezeguet. Contro il Bordeaux serve quantità, è una squadra ben organizzata, che corre combatte su ogni pallone e si esalta contro le grandi. Sarà importante, dunque, l’apporto fisico che è chiamato a dare il bomber della nazionale accanto all’inamoviblie Amauri. L’italo-brasiliano ha bisogno del gol. Nelle ultime gare c’è andato vicinissimo: palo col Chievo, palo con la Roma e scorpione contro la Lazio trasformatosi in assist (o qualsi) per Trezeguet. Gli assenti sono ormai noti. Del Piero ha carta bianca sui tempi di recupero. Ferrara ha chiaramente detto che quando si sentirà in grado di giocare dovrà essere lui a dirlo. Notizie confortanti da Diego che potrebbe essere impiegato a tempo pieno già da Mercoledì prossimo contro il Genoa.