Juventus – Bordeaux 1-1: prima stecca dei bianconeri

ciro_ferraraLa prima da allenatore di Ciro Ferrara in Champions League finisce in parità: 1-1 all’Olimpico di Torino contro i campioni di Francia del Bordeaux, reti di Iaquinta al 62′ e Plasil al 74′. Inutile negare l’evidenza: i bianconeri hanno nuovamente sbagliato l’approccio iniziale alla gara, regalando il primo tempo agli avversari permettendogli di acquistare fiducia, proprio come sabato sera contro la Lazio. Nella ripresa decisamente meglio, anche se alla fine il migliore in campo dei 22 è stato Buffon, il che la dice lunga sull’andamento della gara.\r\nEvito di raccontare il match nei dettagli e mi soffermo sui giocatori che lo hanno caratterizzato.\r\n\r\nBuffon: che dire? E’ tornato SuperGigi. Pungolato dai media su alcune prestazioni non proprio al top, sta tenendo per i capelli una Juventus a volte disordinata e confusionaria in difesa, grazie ad interventi da campione assoluto. A volte provo a pensare se non ci fosse stato lui in porta sin dall’inizio della stagione…e rabbrividisco.\r\n\r\nGrosso: contrariamente alle sue caratteristiche, meglio in fase difensiva che in appoggio ai centrocampisti. E questo è decisamente un bene.\r\n\r\nCàceres: nuovamente impiegato a destra, non delude e non incanta. Si vede che gli mancano ancora i movimenti da esterno, ma rispetto al match con la Lazio già si notano miglioramenti. Il problema è che gioca nella Juve e non si puo’ attendere in eterno: le sue amnesie ci possono costare care. Un pelo meglio da centrale – suo ruolo naturale – quando ha sostituito Cannavaro negli ultimi 20 minuti di gara, ma per convincere la Signora a riscattarlo dal Barcellona per 11 milioni di euro sono ben altre le prestazioni che deve fornire alla causa bianconera.\r\n\r\nCannavaro: un altra prova mondiale da parte di Fabio. Preciso ed efficace in difesa, si inventa anche uomo-assist per il goal di Iaquinta. Esce per infortunio tra gli applausi di tutto lo stadio: la contestazione di inizio stagione è solo un (brutto) ricordo. Il migliore in campo dopo Buffon.\r\n\r\nLegrottaglie: svampito. Il Legro della passata stagione ancora non si è visto. Ed è un peccato, visto che ci servirebbe come il pane.\r\n\r\nFelipe Melo: nonostante in tanti stravedano per lui, mister 25 milioni continua a non entusiasmarmi. Fornisce prestazioni altalenanti, condite da sontuosi recuperi che spesso e volentieri finiscono per alimentare le sortite dei centrocampisti avversari. Pare una caratteristica del suo modo di giocare, spero vivamente che migliori sotto questo punto di vista.\r\nDa valutare la tenuta caratteriale quando gli avversari saranno più ostici.\r\n\r\nMarchisio: altra gara generosa e senza grosse sbavature da parte del giovane centrocampista juventino, anche se non ai livelli di sabato sera. Il ragazzo deve comunque rifiatare, altrimenti Ferrara se lo ritroverà a terra da gennaio in avanti: sta reggendo il centrocampo da solo.\r\nPeccato per il goal sbagliato nel finale di gara.\r\n\r\nTiago: a me non è mai piaciuto come giocatore e continua a non piacermi. Riconosco che nel nuovo modulo è più efficace rispetto al camaleonte solido di Ranieri, ma personalmente da sempre l’impressione che giochi in punta di piedi per paura di sporcarsi gli scarpini. Nel primo tempo praticamente non si è visto in campo, qualche spunto nella ripresa, ma non basta per raggiungere la sufficienza in pagella.\r\n\r\nAmauri: come sempre si sbatte ovunque nel terreno di gioco per far salire la squadra. Prezioso anche in difesa, si sta trasformando in un giocatore a tutto campo. La prestazione non esaltante della squadra in generale condiziona anche il suo rendimento. Sfiora il goal, che gli manca da troppo tempo.\r\n\r\nIaquinta: che giochi in Nazionale o nella Juve, non importa: Vincenzo segna e convince. In uno stato di grazia dal punto di vista fisico (grazie anche al turn-over di Ferrara che lo ha tenuto a riposo sabato sera), il centravanti juventino inanella un altra ottima prestazione, ben coadiuvato da Amauri in avanti. Al momento, uno dei tre o quattro giocatori dei quali la Juve non puo’ privarsi.\r\n\r\nGiovinco: era la sua serata, e lui lo sapeva. Le frasi di autocritica alla fine della partita (“posso dare molto di più a questa squadra“) fanno capire che se non si tratta di una bocciatura, poco ci manca. Soffre tremendamente (e come non potrebbe?) la fisicità dei difensori transalpini, che lo stendono spesso e volentieri impedendogli di ragionare. Qualche affondo, nulla di più: da colui che doveva sostituire Diego, ci aspettavamo molto di più. Speriamo in un pronto riscatto già sabato nella gara di campionato.\r\n\r\nCamoranesi: non giudicabile.\r\nPoulsen: subentrato al posto di Tiago, si fa notare per qualche disimpegno positivo. Bello il tiro in porta al volo nel finale, ma pretendere anche che entrasse in porta sarebbe stato troppo.\r\nZebina: rileva Cannavaro per infortunio e va ad occupare la fascia destra, con conseguente spostamento di Càceres al centro. Due o tre sgroppate delle sue, ma poco altro.\r\n\r\nConsiderazioni finali\r\nNon eravamo fenomeni prima, non siamo delle pippe adesso. C’è ancora tanto da lavorare per Ferrara, possibilmente senza essere messo alla gogna per un risultato non conforme alle aspettative.\r\nDa valutare gli infortuni di Cannavaro e Tiago.\r\n\r\nFracassi Enrico per Juvemania.it