(Di Mirko Nicolino)\r\nPerde per strada i primi due punti una bella Juventus, che anche in 10 dimostra di saper fare la partita. A differenza della stagione scorsa, la squadra rimasta in 10 non si sfalda e sforna una buona quantità di azioni gol. Un vero peccato non aver portato a casa il bottino pieno, ma i segnali sono incoraggianti.\r\n\r\nIL MIGLIORE\r\nPirlo 8: insegna calcio per 90 e passa minuti. Vederlo giocare è una lezione per chiunque, poesia sul rettangolo verde. Vederlo uscire stremato dal campo è segno tangibile di quanto si sia attaccato alla nostra causa. Chapeau.\r\n\r\nIL PEGGIORE\r\nVucinic 4,5: lesto e furbo sul gol quanto ingenuo sull’espulsione. Già ammonito (per futili proteste) non vai a entrare in scivolata in quel modo per giunta a centrocampo, in una fase di gioco per nulla pericolosa per la propria fase difensiva. Condiziona la partita. Sarà multato? Speriamo di sì…\r\n\r\n\r\nBuffon 6: viene chiamato in causa prevalentemente con tiri da lontano (che blocca senza alcun timore), segno evidente che Conte ha dato una bella sistemata alla fase difensiva. Grande parata sull’indecisioen di De Ceglie, incolpevole sul gol.\r\n\r\nLichtsteiner 6,5: un leone per tutta la durata del match. Si danna l’anima e nel finale si spinge in avanti con foga agonistica per dare una mano ai compagni e cercare di conquistare il bottino pieno. Indomabile.\r\n\r\nBarzagli 7: un pilastro imprescindibile nella difesa bianconera. Chiude tutto il chiudibile ed è sempre attento e tempista, molto più del collega Chiellini. Ad oggi non se ne può fare a meno.\r\n\r\nChiellini 5,5: sbaglia parecchi passaggi in fase di impostazione (per il gioco effettuato da Conte servierebbe un centrale con i piedi migliori) ed è irrimediabilmente colpevole sul gol di Portanova. Si rifarà.\r\n\r\nDe Ceglie 5: un netto passo indietro rispetto alla prima uscita, regala un pallone pericolosissimo nell’area piccola e nel prosieguo dell’azione viene fuori il corner da cui si prende gol. Giustamente sostituito.\r\n\r\nKrasic 5: quando prende palla sembra che possa spaccare il mondo da un momento all’altro, invece la cosa che gli riesce meglio fare è di allungarsela irrimediabilmente sul fondo. Ha il merito di provarci e di sfiorare anche il gol del raddoppio, ma la fase difensiva che gli chiede Conte, proprio non gli riesce. Il dualismo con i concorrenti per il suo ruolo sta facendo il resto: rischia di trovare posto solo in Coppa Italia.\r\n\r\nMarchisio 6: comincia bene, ma si va a perdere con il passare dei minuti per poi calare vistosamente nella ripresa. Non ha mai riposato e probabilmente con il Catania meriterebbe un turno di riposo.\r\n\r\nPepe 6: sempre generoso e spigoloso nei confronti delle difese avversarie, dà una grossa mano in fase difensiva. Anche lui, però, come Marchisio cala alla distanza. Abusato.\r\n\r\nDel Piero 6: 45 minuti di buon calcio, con interessanti dialoghi stretti con Vucinic e due pericolosi tiri in porta. Uno, il suo marchio di fabbrica ‘a giro’ finisce di pochissimo a lato. Peccato.\r\n\r\nMatri (1 st per Del Piero) 6: lotta e si danna per far salire la squadra in 10. La cosa lo rende poco lucido vicino alla porta ma oggettivamente non poteva fare di più.\r\n\r\nGiaccherini (12 st per Krasic) 6: entra e si rende subito pericolo con una serie di incursioni che mettono in difficoltà i difensori statici del Bologna. In alcuni frangenti, continua a sembrare molto timido rispetto a quanto aveva fatto vedere a Cesena.\r\n\r\nVidal (28 st per De Ceglie) s.v: 18 minuti nei quali sostituisce De Ceglie e prova a proporsi in avanti. Non ha il tempo di incidere nella partita come nei due match precedenti, ma la foga agonistica è sempre quella del lottatore.\r\n\r\nAll. Conte 6,5: ci saremmo aspettati un tourn over maggiore, ma poi magari cambi 7/11 della rosa e finisce che perdi a Verona con il Chievo 1-0. La squadra ha una sua forte identità tattica e la mantiene anche in 10, cosa che non succedeva da anni in quel di Torino. Ci aspettiamo si faccia sentire in società per l’ingenuità di Vucinic: in queste occasioni sono richieste punizioni severe, affinché non ci ritroviamo a dover annoverare ancora episodi spiacevoli come la scorsa stagione. Ci farebbe piacere vedere all’opera anche Elia ed Estigarribia, ma appena impareranno un po’ di italiano, di sicuro troveranno spazio. Vero mister?