Juventus – Bayern 1-4: fuori dalla Champions League
Juve sbriciolata dal Bayern. I bianconeri salutano la Champions League, ma soprattutto perdono la faccia e escono ridimensionati da ogni ambizione, europea e nazionale. Il Bayern è stato superiore in tutto, ha dominato per ottanta minuti mentre la squadra di Ferrara si è sciolta presto, vittima delle proprie paure, dei propri limiti di personalità, classe, condizione fisica. Esca distrutto da questa sfida anche Ferrara, che ha buttato via un tempo schierando una squadra leggera, che i tedeschi hanno triturato a centrocampo. Nonostante tutto, era stata proprio la Juve a passare in vantaggio con uno splendido gol di Trezeguet, che a una squadra normale avrebbe garantito una serata tranquilla, visto che al Bayern serviva solo la vittoria per qualificarsi. Invece la Juve ha combinato la solita sciocchezza difensiva al 29′ (ma già in precedenza aveva perso decine di palloni pericolosi e aveva ‘regalatò un palo a Olic) che le è costata il sacrosanto rigore su Olic, trasformato da Butt.\r\nAl riposo, Ferrara ha cercato di correggere le sue sciocchezze, con Poulsen al posto del fantasma Del Piero (ma a fine gara, i suoi cloni saranno tanti, da Diego e Melo, a Grosso, ad Amauri, a Camoranesi), ma il Bayern, superiore in tutto, ha continuato a dominare a centrocampo macinando gioco, pur privo del suo uomo migliore, Ribery. Il gol del vantaggio è arrivato presto, al 6’, con la solita dormita bianconera sulle ammucchiate in area. Da quel momento, la Juve è totalmente scomparsa dal campo, in balia dei tedeschi che continuavano a giocare come se il vantaggio non fosse sufficiente. E sono arrivati altri due gol, irridenti e cinici, per sancire che i bianconeri non sono all’altezza della competizione più nobile. L’hanno capito anche i tifosi, che al termine hanno invitato la dirigenza ad andarsene, invocando Giovanni Agnelli. In effetti questa partita segna la bocciatura di un progetto societario (soprattutto di mercato), tecnico e tattico.\r\nDai misteri della vigilia (Sissoko annunciato assente per un grave infortunio solo poche ore prima del match), a quelli dell’infermeria (a ogni partita praticamente si registra un infortunio e siamo al numero 35 per quelli muscolari), a quelli dello spogliatoio, in cui non sembra regnare l’armonia e in cui Ferrara sembra sempre meno il punto di riferimento, tutto sembra terribilmente complicato. La Juventus di stasera sembrava una squadra di sessantenni di fronte agli avversari: sempre in ritardo su ogni palla, sempre in affanno nel giocarla. Ma soprattutto, nella partita della vita, hanno fallito clamorosamente ancora una volta i signor 25 milioni, cioè il trio brasiliano. Se si aggiungono le gravi assenze (Iaquinta, Chiellini, Sissoko), si capisce che ce n’è d’avanzo per non riuscire a reggere contro avversari di caratura superiore, anche se il Bayern di quest’anno non è certo quello dei tempi migliori. Una umiliazione così in casa, in campo europeo, la Juventus non la subiva da molti anni. Forse la gente non si ricordava nemmeno più di quel Paolo Sousa che eliminò nel girone la Juventus nove anni fa con il Panathinaikos.\r\nFerrara, vattene.\r\n\r\nCredits: TuttoSport\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it