Juventus-Avellino 3-0: tutto facile, ora si attende la Roma

Juventus – Avellino 3-0, Coppa Italia, ottavi di finale. La partita andata in scena ieri sera allo Juventus Stadium doveva essere una semplicissima tappa di passaggio per la squadra di Conte, che come le migliori previsioni auspicavano ha letteralmente passeggiato sul povero e indifeso Avellino di Rastelli. La squadra bianconera, infatti, nel giro di mezz’ora aveva già chiuso la pratica, sigillando con un secco 3-0 una partita già decisa in partenza. L’avvio, subito elettrizzante, aveva presagito quello che sarebbe stato un trionfo della Vecchia Signora, che grazie all’errore di Togni è riuscita a sbloccare immediatamente la partita: palla persa ingenuamente sulla trequarti difensiva, passaggio puntuale di Quagliarella per Giovinco che, spostatosi la palla sul piede preferito, battezza l’incrocio dei pali con un bel destro a giro sul secondo palo. Siamo soltanto al 7′ minuto di gioco ma la Juve sta già conducendo per 1-0.\r\n\r\nLa squadra di Rastelli, subito lo svantaggio, non ha la forza per tentare un assalto e così il raddoppio arriva dopo pochi minuti: punizione sulla trequarti di destra, Giovinco scodella un pallone in area, buco clamoroso dei difensori irpini e raddoppio bianconero firmato da Martin Caceres. A 15 minuti dall’inizio della gara la partita sembra incanalata verso la direzione giusta e per i giocatori in maglia verde si fa ancora più dura. La squadra di Conte non vuole mollare un centimetro all’avversario e dopo un 20 minuti scarso di palleggio in mezzo al campo arriva pure il 3-0 di Fabio Quagliarella: stessa punizione dalla trequarti, stavolta sul lato opposto, stesso battitore e stesso esito di prima. 3-0 dopo 34 minuti e partita messa in banca. Dopo gli ultimi scampoli di primo tempo e il break per un the caldo, la seconda frazione si riapre esattamente come era finita la prima, con l’Avellino schiacciato nella propria metà campo e la Juve a giostrare comodamente il possesso della palla. Nel frattempo c’è spazio per qualche cambio in casa bianconera e al posto del diligente Asamoah entra in campo la giovane promessa Bouy. Le occasioni continuano a fioccare e solo un riflesso felino di Di Masi impedisce a Motta di siglare il 4-0 per i padroni di casa. Il resto della ripresa vede praticamente la Juve dosare le energie per la trasferta di domenica e i giocatori di Rastrella provare ogni tanto una sterile ripartenza in contropiede. Nel finale, poi, c’è ancora spazio per altri due cambi, con l’ingresso in campo di Lichtsteiner al posto di Motta e di Pepe al posto di Giovinco. Per il numero 7 bianconero si tratta della prima apparizione da incolume sul rettangolo di gioco dopo un anno e mezzo di infortuni. A nulla servono i due minuti di recupero concessi dall’arbitro, che sanciscono una partita prevedibilmente dominata dai padroni di casa.\r\n\r\nIl commento finale. L’incontro, come ben auspicabile, ha visto signoreggiare la squadra di Conte contro un Avellino troppo inferiore, a livello qualitativo e psicologico, per fare male ad una corazzata del genere. Il dislivello, eccessivo per disputare una partita ad armi pari, si è manifestato nonostante il largo turnover operato dal mister, che ha concesso ai giocatori meno utilizzati una chance per mettersi in mostra. Tra i bianconeri molto positiva la prestazione di Giovinco, in gol dopo pochi minuti e autore di due assist, e discreta la gara di Quagliarella, anche lui in gol e autore di qualche spunto interessante. Male invece Motta, troppo fuori dal gioco e chiaramente in rotta con l’ambiente juventino. Per gli avversari apprezabile invece la partita di Izzo, sempre preciso e puntuale negli interventi, e di Zappacosta, l’unico a mettere seriamente in difficoltà, per così dire, la retroguardia avversaria. Giovani, questi ultimi, da seguire molto attentamente per il futuro.\r\n\r\nFoto Getty Images – Tutti i diritti riservati

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Pubblicato da
Alberto Zamboni