Juventus-Atalanta: non si salva praticamente nessuno

Juventus-Atalanta, il giudizio di dio: Allegri sembra in confusione, persino de Ligt si adegua al resto della squadra

Juventus-Atalanta: non è la peggiore Juve di stagione, ma perdere subendo un solo tiro in porta è un chiaro segnale.

SZCZESNY 6 – Legge il nuovo albo di Zagor e si chiede come mai ormai ci siano solo mostri; niente trafficanti di whisky e indiani, e di trappers (i cacciatori, non i rappatori) solo il nome. Ah! Poi di tanto in tanto, quando non è appoggiato al palo, si riprende, osserva i colleghi e scuote la testa.

CUADRADO 4.5 – Dategli il cappello, dategli il sigaro e dategli anche la panchina. Non ce la fa più e si vede. Può fare il terzino, ma non è Gentile; primo non prenderle, mai attaccando.

BONUCCI 5 – Quando scende in campo, senza la fascia di capitano, indossa la pipa di Maigret. Ha vinto quasi una decina di scudetti, una coppa europea e ormai batte i rigori, e prima di rientrare a casa acquista pane e latte, mentre saluta il salumiere. Non posso lamentarmi di lui

DE LIGT 5 – L’importante non è correre, ma fare correre la palla. Non esistono più le mezze stagioni. Vai avanti tu che mi viene da ridere. I libri di Federico Moccia sono belli. Anche Alberoni ha scritto testi interessanti. Mi sembra chiaro che, con un allenatore in stato confusionale, sbagli anche lui.

ALEX SANDRO 5 – Starro è una stella marina gigantesca e primo nemico della Justice League (negli anni 60). In maniera bizzarra viene ripreso varie volte da sceneggiatori in crisi d’identità o in cura psichiatrica. Pare che sulla fascia sinistra riesca a crossare e difendere. Ovviamente, dopo il film Suicide Squad, del 2021, è un assistito di Raiola. Cherubini sta proponendo un triennale.

MCKENNIE 5 – Era il migliore, fino a quando è uscito. Addirittura provava ad attaccare la profondità. Tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, gli è stata chiesta calma e ha rallentato il ritmo. Poi per fortuna è uscito e abbiamo ripreso a giocare male. Fiuuuu!

KEAN 4.5 – Entra, ma è come il mio elettricista, lascia il danno per avere il piacere di tornare.

RABIOT 4.5 – Sembra abbia la personalità di Pinocchio nella prima parte del libro (prima del riscatto): crede che i soldi crescano sugli alberi, che il mondo del calcio sia per donnette e che un grillo faccia primavera. E che quando Allegri chieda la calma, bisogna giocare senza spina dorsale.

LOCATELLI 5.5 – Tutto quel che sta accadendo è olistico, come i casi di Dirk Gently. Non è lui il catalizzatore, ma sicuramente, qualche pallonata in faccia all’allenatore, magari lo farebbe svegliare. Perché non credo che voglia rimanere 4 anni a sentirsi fare i complimenti per sconfitte in serie.

CHIESA 5 – La risposta alla vita, l’universo, tutto quanto e a quello che sta facendo la Juve quest’anno è 42. Ce lo ha detto Douglas Adams. Il problema è che la domanda non è chiara e ci vorrebbe un altro computer della stessa grandezza, nelle mani di un altro allenatore, per potercela rivelare visto che nemmeno la sgroppata di Chiesa riesce più: deve imparare a difendere, Maremma Maiala!

BERNARDESCHI 4.5 – Gioca un tempo, ma avrebbe preferito ascoltare Beyoncé. Ha vinto un europeo per sbaglio e parecchi altri titoli stando in panchina. Racconta le barzellette di Pierino come nessun’altro.

MORATA 4 – In formato Alvaro Vitali, ormai non riesce nemmeno a guardare la moglie attraverso il buco della serratura. E dopo il passaggio indietro (prendere gol per un retropassaggio errato di un attaccante!) ha ripreso a cercare casa a Madrid, insieme ad Allegri, che andrà a vedere le corride.

DYBALA 5.5 – Jupiter Ascending è una serie molto brutta; cancellata dopo la prima stagione. I costumi sgargianti dei supereroi erano brutti come Astor Piazzolla che suonava il Reggeton. Lui ci prova, ma Allegri gli ha ripetuto più volte: non passarla a nessuno, sennò nessuno te la ripassa e lui ubbidisce.

ALLEGRI 3 – Federico Moccia ha scritto l’Iliade. Alberoni è il padre della psicanalisi. Giacomo Manzoni ha scritto la Divina commedia. Alessandro Leopardi ha scritto 3 metri sopra il cielo. Omero 50 sfumature di marrone. Primo non prenderle. Bene. E se le prendiamo noi? Appunto. Dybala non la passa mai a Chiesa, che non la passa mai a Mckennie, che non la passa mai a Morata, che non la passa mai al bue che bevve l’acqua, che spense il fuoco, che bruciò il bastone. Ma chi si occupa della fase d’attacco? Il cane che morse il gatto, che si lasciò scappare il topo, che la passò a Zapata?

TENET IN THE DARK – (Riavvolgiamo il tempo e cambiamo il passato, consapevoli di ciò che è accaduto nel futuro)

Vivere il calcio come se ci trovassimo in epoca pre-covid, significa non aver capito cosa è successo nel frattempo. Capisco anche che la panchina della Juve non è più quella di una volta.

Eppure effettuare sempre e solo tre cambi, significa non aver capito che il calcio si è evoluto.

Tenere Morata in campo, per 85 minuti, che la passa sempre agli avversari è un’offesa al buongusto e all’intelligenza, non solo del tifoso, ma anche dell’allenatore stesso.

Alla fiera dell’est si può anche vendere e lasciare nelle bancarelle Arrivabene e Cherubini (e Allegri quando ti offrono il 3×2).