Tra la Dea Bendata e la Juventus, soprattutto nell’ultimo periodo, vi è una sorta di idiosincrasia. Basti pensare ai numerosi infortuni che stanno falcidiando i bianconeri in particolare da dicembre ad oggi. Dunque, una Juve piuttosto incerottata, si appresta a ospitare un’Atalanta che ha ben figurato nel doppio confronto di Europa League contro il Borussia Dortmund, senza riuscire, tuttavia, a superare il turno. Orfana di Cuadrado, Bernardeschi e De Sciglio, infortunato dell’ultimo momento, la squadra di Max Allegri dovrebbe scendere in campo con l’ormai abituale 4-3-3 così formato: Buffon; Lichtsteiner, Benatia (Rugani), Chiellini, Alex Sandro; Marchisio (Sturaro), Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Dybala, Mandzukic. Recuperato completamente il teutonico Höwedes, permane il punto interrogativo su Higuain, che dopo il brutto colpo rimediato alla caviglia nel derby di domenica scorsa contro il Torino va verso il forfait. Resta da fugare un eventuale dubbio di natura tattica sul trio offensivo, poiché Dybala e D. Costa potrebbero agire dietro Mario Mandzukic in posizione di trequartisti, formando di fatto un 4-3-2-1. Ma non è assolutamente da escludere un utilizzo della Joya in un ruolo da falso nueve, che in questo caso prevedrebbe l’impiego del brasiliano sull’out di destra e quello del croato sulla corsia opposta. Oppure, come ulteriore ipotesi alternativa, il numero 10 argentino largo a destra e Costa dall’altra parte (o viceversa), con l’ex attaccante dell’Atletico Madrid schierato da centravanti puro.
L’Atalanta di Mister Gasperini, priva di Petagna a causa di un infortunio dell’ultimo minuto, pare possa giocare con un 3-4-1-2 composto da: Berisha; Toloi, Palomino (Caldara), Masiello; Castagne (Hateboer), De Roon, Freuler, Spinazzola; Cristante; Ilicic, Gomez.
La Vecchia Signora, per nessuna ragione al mondo, dovrà avere insidiosi cali di concentrazione contro un avversario che, notoriamente, fa del dinamismo e dall’alta intensità agonistica due delle sue peculiarità predominanti. Buffon e compagni dovranno muovere rapidamente il pallone su entrambi i lati, cercando di eludere il pressing asfissiante degli orobici, uscendo a due tocchi o, se strettamente necessario, lanciando lungo verso la prima punta. Fondamentale sarà il lavoro, specialmente in fase offensiva, dei due fluidificanti Lichtsteiner e Alex Sandro, che avranno il compito di spingere parecchio per allargare le maglie della difesa a 3 disegnata da Gian PieroGasperini. In fase di non possesso, invece, massima attenzione agli inserimenti ficcanti senza palla di De Roon, Freuler e Cristante, abili ad attaccare gli spazi, così come ai movimenti tra le linee di Ilicic, che con il suo dolcissimo piede mancino potrebbe impensierire (e non poco) il pacchetto arretrato bianconero. Occhi aperti anche al fantasista PapuGomez, al quale bisognerà impedire la classica giocata uno contro uno, per non consentirgli di saltare agilmente l’uomo, che gli permetterebbe di effettuare assist filtranti o inventare parabole al veleno destinate sul palo lungo. Madama dovrà a tutti i costi far prevalere il suo maggior tasso tecnico e la sua superiorità fisica. In questa maniera, l’appuntamento con la vittoria sarà difficilmente fallito.