Juventus-Atalanta 1-0 serata storica: Pogba, Pepe e quello striscione su Superga

Juventus-Atalanta 1-0, la serata perfetta per festeggiare: le magie di Pogba, il rientro di Pepe, il gol di Padoin e quello striscione sui morti di Superga

superga-juventus-atalantaJuventus-Atalanta 1-0. Non è bastato lo scudetto anticipato nel pomeriggio domenicale. Non è bastata la seratina brava al “Blanco” per la festa del trionfo. Non sono bastati i cambiamenti radicali nelle zone nevralgiche del campo. Questa squadra, fresca fresca di titolo nazionale, di lasciare punti per strada ai propri avversari non ne ha proprio voglia. Rimaneggiata drasticamente dal fondo e con il terzo tricolore già in tasca dopo il crollo della Roma a Catania, i bianconeri hanno inciso, per la 31′ volta in questa stagione, l’ennesima vittoria alla propria cavalcata trionfale, aggiungendo punti e record a questo splendido ed irripetibile campionato.\r\n\r\nNonostante le già citate variazioni apportate da Conte allo schieramento, i padroni di casa sono riusciti ad imporsi, con una prestazione vivace e divertente, su un’ormai paga e soddisfatta Atalanta, capace comunque di tenere testa, fino agli istanti finali di gara, ai campioni d’Italia in carica. In campo con molte seconde linee (ma questo non ditelo a Conte), la Vecchia Signora ha cercato di imprimere, fin dai primi minuti, i propri ritmi alla sfida, confidando nella buona affinità di coppia del duo complementare Osvaldo-Giovinco. Abili e veloci in alcune situazioni palla a terra al limite dell’area, i due attaccanti non sono però riusciti a concludere quanto di efficacemente costruito per eccessi di egoismo o mancanza di incisività, preferendo lo spunto individuale od il dribbling di troppo al semplice tocco rasoterra per il compagno vicino. Pericolo costante per la retroguardia bergamasca, hanno comunque inventato situazioni importanti per colpire la porta di Consigli, trovando proprio lo stesso portiere, in più di un’occasione, pronto a sbarrar loro la via risolutiva del gol.\r\n\r\nCon qualche aggiustamento tattico nei secondi 45 minuti, e senza aver subito particolari patemi difensivi nella prima frazione, la squadra di Conte ha cominciato via via ad aumentare la pressione nel tentativo di trovare la rete sblocca-risultato, riscontrando in Quagliarella e nelle sue giocate l’arma in più per far male alla truppa di Colantuono. Proprio da un capolavoro del napoletano, è nata l’occasione più nitida per i bianconeri, che nel destro sgangherato della punta ex-Roma, Osvaldo, non hanno rinvenuto l’espediente giusto per aprire le danze. Con l’ingresso applauditissimo di Tevez e la voglia generale degli scudettati di portare a casa i 3 punti, si sono susseguite una serie di conclusioni violentissime alla porta degli ospiti, preludio di quel che è stato poi, al 72′ minuto di gioco, il vantaggio risolutivo di Padoin, astuto nello sfruttare con efficacia un passaggio rasoterra al limite dell’area. Con l’uomo più inatteso della sfida, e tra l’altro ex-giocatore degli atalantini, la Juventus ha centrato il 31′ successo stagionale e la 17′ vittoria consecutiva nel giardino di casa sua, stabilendo un primato nazionale mai ottenuto prima d’ora.\r\n\r\nPer quanto riguarda la prestazione, i bianconeri hanno disputato una gara sufficientemente vivace e piacevole, incontrando nei bergamaschi un avversario tonico e tutt’altro che arrendevole. Punto di forza della squadra di Conte sono state le triangolazioni rapide tra le punte in campo, che nonostante la vorticosa rotazione in corso d’opera, si sono intese alla perfezione per tutta quanta la partita. Tra gli altri titolari in campo, ottima è stata la performance di Pogba, autore di un paio di spunti davvero superbi, di Marchisio in cabina di regia e di tutta la retroguardia in generale. Oltre al lietissimo ritorno in campo di Simone Pepe, ciliegina sulla torta di questa splendida festa è stato lo striscione esposto nel primo anello della Curva Sud in ricordo della strage del Grande Torino, episodio di lodevolissima umanità ed omaggio nei confronti di una vicenda mai, giustamente, obliata. Tanto di cappello.\r\n\r\nFoto: Calcioblog.it