Juventus, Andrea Agnelli: “Terza stella? Sulle maglie quando gli altri ne avranno due” (Video)

Andrea Agnelli, presidente della Juventus, conferma durante la presentazione dell’UNESCO Cup 2014 di non riconoscere il conteggio della Figc

agnelli-Unesco-CupAndrea Agnelli, presidente della Juventus, e Florentino Perez, numero uno del Real Madrid, hanno oggi presentato l’UNESCO Cup 2014, la manifestazione che il prossimo 2 giugno vedrà di fronte allo Juventus Stadium le leggende delle due squadre per supportare appunto le attività dell’UNESCO. Ad aprire la conferenza stampa, il patron del Real, che ha voluto commentare così la vittoria del terzo scudetto consecutivo della Juve: “Complimenti alla Juventus per il suo terzo scudetto consecutivo. Voglio fare le congratulazioni al presidente Agnelli – dice Perez – e a tutta la famiglia juventina per aver conseguito un nuovo Scudetto, il terzo consecutivo. Le mie felicitazioni. E’ un onore per me essere qui per un evento di solidarietà con gli amici della Juventus. La Juve e il Real Madrid simbolizzano il top dello sport. I bianconeri devono essere orgogliosi dei loro progetti con l’Unesco. Dobbiamo essere uniti per l’Africa in un’occasione che sarà anche una celebrazione del calcio”.\r\n\r\nSubito Dopo prende la parola Andrea Agnelli, che spiega quali siano gli obiettivi comuni di Juventus e Real Madrid con l’UNESCO Cup 2014:\r\n

Prima di tutto voglio ringraziare il presidente Perez per essere qui con noi oggi. È una presenza che sottolinea l’importanza di questa partita e ringrazio il signor Eric Falt, vice direttore dell’Unesco, con il quale abbiamo iniziato di recente una proficua collaborazione. Credo che ringraziare il presidente Perez e il Real Madrid per essere qua oggi, sia il minimo indispensabile, anche perché è grazie a loro che sono partite un paio di nostre iniziative, quando poco più di un anno fa ci hanno chiesto se volevamo andare a giocare il Corazon Classic Match al Santiago Bernabeu. Proprio da lì che è partito il progetto delle Leggende della Juventus che ci ha permesso di coinvolgere gran parte degli ex calciatori bianconeri che sono poi quelli che in realtà scrivono la storia della nostra società, ma così come la storia del Real Madrid e anche quella di altre squadre. Da questa iniziativa abbiamo poi sviluppato un’altra area dello stadio, che è forse una delle più prestigiose, la Juventus Legends, che è l’unica sala Premium che si può acquistare partita per partita, dove hanno accesso le nostre leggende. Ringrazio quelle che sono qua, Gianluca Pessotto, Pavel Nedved, Fernando Hierro, Emilio Butragueno ed Edgar Davids, che poi animeranno questa partita. Prima di parlare di quella che è l’iniziativa con l’Unesco, gradirei però lasciare un attimo la parola al presidente Perez.

\r\nIeri la Juve ha conquistato il 32° scudetto, impossibile per agnelli non tornare sulla diatriba delle stelle: come anticipato non ci saranno neanche sulle maglia della Juventus 2014-2015:\r\n

Metteremo le tre stelle sulla maglia – dice Agnelli – quando qualcuno potrà permettersi di metterne due. Giusto per rimarcare la differenza tra noi e gli altri. La terza stella non ci sarà: per noi gli scudetti sono 32, anche se la contabilità ufficiale dice 30. Il terzo scudetto consecutivo? Abbiamo scritto una pagina della storia della Juventus e il merito è di mister Conte, dei ragazzi e dei miei collaboratori che lavorano giorno e notte perché questi risultati diventino realtà. Sono orgoglioso di quello che è stato fatto – ha concluso -. Oggi si chiude un capitolo. Stiamo già lavorando per la prossima stagione perché quello che conta e ciò che deve succedere.

\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”74621″]\r\n\r\nA margine dell’evento, ha parlato anche Pavel Nedved, consigliere d’amministrazione della Juventus. La ‘Furica ceca’ si è soffermato sul mercato e soprattutto su Pogba:\r\n

Noi vorremmo tenere Pogba per più tempo possibile. Ho già affrontato il discorso con il suo procuratore Raiola: gli ho detto di lasciarlo ancora un po’ qui con noi. Se Raiola è intelligente deve pensare alla crescita del giocatore e non ai soldi. Alla fine sono i giocatori che decidono se rimanere o andare via – ha aggiunto l’ex numero 11 bianconero – . Siamo già al lavoro in vista dell’anno prossimo. Sappiamo dove possiamo migliorare, anche se non sarà assolutamente facile perché la nostra rosa è già molto competitiva. Quest’anno abbiamo fatto un passo avanti anche in Europa: i nostri giocatori escono rafforzati dall’esperienza in semifinale di Europa League. Il futuro di Conte? Antonio ha ancora un anno di contratto. Nelle prossime ore – conclude – , lui e la società decideranno cosa fare.