La Juventus è partita per lo JuveTour 2014 con 28 giocatori al seguito. Le tappe della truppa di Massimiliano Allegri saranno Indonesia, Australia e Singapore. L’obiettivo è quello di promuovere principalmente il marchio Juve da quelle parti per poter così provare a contrastare i colossi degli altri campionati europei, ad esempio il Manchester United, che riesce a farsi dare da Chevrolet 75 milioni l’anno (contro i 17 di Jeep) e da Adidas ben 95 milioni (contro i 23 dati alla Juventus).\r\n\r\nAndrea Agnelli prova le strade asiatiche, dunque, per colmare il divario con Real, Barça, Bayern, United e puntare alla Champions League. La Juventus, in sostanza, esporta se stessa, come dichiarato dal presidente alla squadra sabato scorso: “So che sarà un tour impegnativo, ma fatevi onore e sfruttatelo al meglio. Iniziative come queste sono fondamentali per rendere sempre più forte il marchio Juve nel mondo e, dunque, reperire maggiori risorse da investire per migliorare la squadra e portarla ai massimi livelli”.\r\n\r\nAgnelli in persona prenderà parte al tour: il numero uno di Corso Galfer è volato assieme alla squadra e si tratterrà qualche giorno a Singapore, prima di trasferirsi in Australia. In entrambi i casi intratterrà rapporti commerciali volti ad aumentare il volume d’affari del marchio Juventus. I 5 milioni di euro che la società incasserà dalla tournée (il doppio rispetto alla trasferta americana dello scorso anno), dunque, devono essere solo il primo passo. Fino al rientro in patria, previsto per il 17 agosto, la Vecchia Signora prenderà parte a gare amichevoli e altre iniziative commerciali.\r\n\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”76210″]\r\n\r\nEcco come spiega in dettaglio la cosa il chief revenue officer della Juventus, Francesco Calvo:\r\n
Il mercato asiatico è in grande crescita e noi siamo proiettati in una fase di sviluppo e di lancio per conquistare il mondo. Là sono fanatici del calcio e centinaia di migliaia di persone già seguono con amore la Juve. L’opportunità per noi è doppia, anche perché la massa dei top club europei quest’anno è andata negli Usa. E quindi in Asia e in Australia ci saremo solo noi sulla ribalta, senza concorrenza. In Australia, poi, troveremo anche una popolazione in larga misura di origine italiana. Questa tournée – conclude Calvo – sarà fondamentale per diffondere il marchio, allargare la visibilità, creare nuovi filoni per il marketing e il merchandising, trovare nuovi sponsor. Battiamo una strada nuova: l’unica che è davvero allungata nel futuro. Ci muoviamo con lungimiranza. Pianifichiamo successi, una crescita progressiva nel mondo. Non abbiamo il giro d’affari globale del Manchester United, non siamo lo United, nessuno al mondo è come lo United, ma siamo saliti sulla loro stessa astronave concettuale e strategica, che gira attorno al pianeta.