La Juventus torna al lavoro tra martedì e mercoledì, anche se con solo 11 effettivi a disposizione e nel rispetto del nuovo Dcpm. Nella giornata di ieri, infatti, il Viminale ha detto sì alla riapertura dei centri sportivi per consentire gli allenamenti individuali e nel rispetto del distanziamento sociale. No fino al 18 maggio agli allenamenti di gruppo, mentre la ripartenza del campionato rimane in alto mare, come confermato ieri sera dal ministro dello sport Vincenzo Spadafora.
In attesa del rientro dei 10 stranieri all’estero (Matuidi era rientrato a Parigi nel silenzio generale), che sono già stati invitati a tornare in Italia dalla dirigenza bianconera, sono 11 i tesserati della Juve che possono rimettersi al lavoro, escluso il lungodegente Demiral che è sulla via del recupero. Tra il 5 e il 6 maggio possono rientrare al JTC della Continassa, a turno, i vari Buffon, Pinsoglio, De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Rugani, Cuadrado, Pjanic, Ramsey, Bentancur e Bernardeschi. Niente da fare, ancora per Paulo Dybala, che anche ieri si è allenato nella sua villa, ma non ha ancora ottenuto l’esito dell’ultimo tampone. Il rientro del numero 10 sarà dunque più graduale e così come Rugani e Matuidi potrà essere sottoposto ad esami maggiormente approfonditi per non correre alcun rischio.
Per gli stranieri sulla via del rientro è previsto un periodo di 14 giorni di isolamento prima della ripresa degli allenamenti, ma c’è ottimismo alla Juventus sulla possibilità di ridurre sensibilmente la durata con un doppio tampone (negativo, ovviamente).