Una Juve in salsa statunitense con Weah e McKennie. Il primo sta per essere ufficializzato. Il secondo è tornato dal prestito al Leeds ma probabilmente lascerà Torino. E il CT degli Stati Uniti Gregg Berhalter fa il punto.
Timothy Weah è a un passo dal vestire la maglia della Juve. L’esterno del Lille arriverà a Torino a titolo definitivo per circa 12 milioni. Passo avanti in carriera per il figlio di George, come sottolinea anche il commissario tecnico degli USA Gregg Berhalter: “Non so a che punto sia la trattativa con il Lilla. Io faccio l’allenatore, non il dirigente. Ma sicuramente vedrei bene Weah alla Juventus” dice in una intervista alla Gazzetta dello Sport. E aggiunge: “Sono certo che una esperienza in Italia e nel club bianconero, che negli ultimi anni abbiamo conosciuto sempre meglio grazie a McKennie, sarebbe utile a Timothy. È un ragazzo in crescita, anche per merito del Lilla, ma penso che confrontarsi con la mentalità vincente della Juventus gli consentirebbe di compiere un ulteriore salto in avanti”.
Berhalter continua la sua analisi su Weah: “Assomiglia un po’ a Cuadrado ma neanche tanto. Timothy è dinamico, veloce e con colpi eccellenti. Io lo vedo meglio largo a destra, può giocare un po’ più avanti o un po’ più indietro. Ma pure attaccante o sulla fascia sinistra. La duttilità è un suo punto di forza”.
Weah, ma anche McKennie, che però è in procinto di lasciare la Juve: “Da commissario tecnico mi interessa che Weston giochi e competa, a prescindere dal club e dal campionato. Per la nazionale Usa McKennie è molto importante. È un leader, un guerriero”.