Juve-Valencia è stata una partita più dura di quello che ci si potesse aspettare. Il Valencia ha fatto un’ottima gara rispetto le proprie potenzialità. Di fatto ha confermato di essere una squadra da trasferta, infatti aveva già fatto bene a Manchester. La Juventus che doveva fare un solo boccone degli spagnoli ha trovato molte difficoltà. Difficoltà soprattutto dal punto di vista realizzativo. Le occasioni da gol al cospetto dei tiri, che sono stati diversi, sono state esigue. Di contro si è avuta per fortuna la conferma di una fase difensiva quasi perfetta. Il Valencia si è reso pericoloso solo su due calci piazzati, un angolo in cui Szczesny si è superato e una punizione da centrocampo dove sono andati in gol con un fallo di mano. Va detto che sui calci da fermo la situazione è assai rivedibile, ma per il resto la difesa è stata granitica.
Dove nascono le difficoltà della Juventus? Quando non si vince in scioltezza c’è sempre il dubbio che la Juve si impegni poco, oppure che manchi qualcosa dal punto di vista tattico. L’indiziato numero uno resta sempre l’allenatore. In verità, ieri sul piano tattico Allegri ha sbagliato molto poco per non dire nulla. È stata buttata la croce addosso a Mandzukic per la solita prova di sacrificio quando poi, ironia della sorte, Marione è stato il match winner, perché è vero che il gol è stato facile e confezionato con nastro d’argento da Cristiano Ronaldo, tuttavia farsi trovare al momento giusto al posto giusto è sempre un merito e quasi mai un caso. Inoltre, Allegri ad eccezione forse di Mandzukic (per alcuni), ha fatto la formazione che tutti ci aspettavamo con un centrocampo francamente obbligato e con la migliore difesa disponibile. Sull’attacco, a mio avviso la presenza del croato era più che giustificata visto che era l’unico che potesse contrastare la grande fisicità degli spagnoli. La verità è che sono venuti a mancare secondo me principalmente due giocatori, uno e Dybala e l’altra è Pjanic. La loro prova per vari motivi, non è stata edificante. Pjanic è da un po’ che si limita al compitino giocando come un Jorginho qualsiasi senza mai mettere l’accento su nulla. È vero che non è Pirlo peró nemmeno un semplice mediano. Dybala, che pure in campionato aveva fatto ottime prestazioni, ieri è stato francamente molto evanescente poiché non ha trovato la posizione giusta in campo fra le linee come richiedeva il mister e soprattutto perché è stato ben imbrigliato dalla difesa del Valencia. Chiaramente quando “mancano” due giocatori di questo calibro qualcosa in meno si ha, poi è molto semplicistico scaricare la colpa sull’allenatore. È la soluzione chiaramente più a portata di mano.
> QUI VIDEO GOL E HIGHLIGHTS DI JUVENTUS-VALENCIA
Cosa poteva fare Allegri per migliorare la situazione? Sicuramente sostituire Dybala alla fine del primo tempo non dandogli un’altra mezz’ora di gioco. Douglas Costa quando è entrato, è vero che è entrato sull’1-0, ma francamente si è dimostrato abbastanza vivace. Su Pjanic posso capire, essendoci un’emergenza evidente a centrocampo, ed essendo comunque il giocatore sul piano difensivo volitivo, ha preferito non giocarsi un adattato a ruolo di mezzala visto che tolto il bosniaco sarebbe dovuto scalare Bentancur in quel ruolo. Detto questo, la qualificazione è stata centrata con un turno di anticipo, il primo posto provvisorio è arrivato e il primo posto definitivo e a portata di mano. Non mi è piaciuto l’arbitraggio, lo dico senza mezzi termini, ci sono almeno quattro rigori per la Juve di cui due quello su Pjanic nel primo tempo e su Mandzukic nel secondo tempo abbastanza clamorosi. Non capisco per quale motivo il rigore se bisogna darlo alla Juve deve essere più rigore di un rigore normale da regolamento. Sinceramente questo è inaccettabile.