La tournée negli USA della Juve dà i primi frutti. Come sottolinea il direttore marketing Armstrong, la popolarità del club bianconero negli Stati Uniti cresce e crescerà nei prossimi anni.
Campo ma anche – forse soprattutto – affari. La Juve è protagonista nella tournée estiva negli Stati Uniti dove sta giocando le sue partite di preparazione alla stagione. Saltato il match contro il Barcellona, è arrivata la vittoria ai rigori sul Milan e nella notte fra mercoledì e giovedì si giocherà contro il Real Madrid la partita che chiuderà la spedizione. Indicazioni di campo, come detto, ma l’occhio della società si sposta sul fronte commerciale. Operazioni di marketing e sponsorizzazioni, quello che il club ha cercato di fare e continuerà a fare negli anni a venire. Come spiega il Chief Marketing e Communications Officer Mike Armstrong alla Gazzetta dello Sport, la missione della Juve è ben definita.
Operazioni commerciali, partnership e sponsorizzazioni. Questi sono gli ingredienti principali della tournée negli USA della Juve. Il tutto condito da una profonda attività social. Lo sforzo della società è evidente ed è confermato anche da chi si occupa direttamente della questione. “Negli States siamo il primo club italiano” afferma Armstrong alla Gazzetta, “L’interesse verso il calcio sta crescendo qui e infatti gli USA ospiteranno i Mondiali nel 2026. Abbiamo una fan base molto buona negli Stati Uniti, Weah e McKennie sono molto stimati. Tutte le persone che li seguono in Nazionale dicono di simpatizzare per la Juve grazie a loro”.
E aggiunge: “Vogliamo far conoscere il nostro brand e con la tournée abbiamo l’opportunità di farlo. Per i giovani americani la Juve è il primo club italiano. Abbiamo creato partnership importanti per la crescita del marchio e in questi giorni abbiamo fatto attività con i Lakers“.