I bianconeri tengono sempre un occhio sul futuro e sulle possibili occasioni da sfruttare. Anche se sono costretti ad incassare un no.
Le voci di mercato sulla Juve non si placano. Nonostante il momento molto complicato soprattutto per vicende extra campo. I 15 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte d’Appello Federale fanno male. Sul campo, la squadra di Massimiliano Allegri ha conquistato 38 punti, che varrebbero attualmente un secondo posto dietro al Napoli ormai in fuga. Come ha dichiarato il tecnico livornese, in realtà, i punti sarebbero 40, visto il gol ingiustamente annullato ad Arek Milik contro la Salernitana che sarebbe valso due punti in più. Al di là dei conteggi, bisogna guardare in faccia alla realtà e capire che una qualificazione alla prossima Champions League è diventata proibitiva.
Ecco quindi che si comincia a pensare a come sarà la prossima Juve, con un progetto più economico e puntando su giovani a basso prezzo da valorizzare. Sul campo. E in panchina qualcuno che sappia come valorizzarli. Il lavoro di Allegri su Miretti e Fagioli – su tutti, ma anche su Soulè e Iling-Junior – è evidente, ma c’è chi sarebbe in grado di fare meglio. Con un ingaggio più basso del livornese.
L’identikit risponde al nome di Gian Piero Gasperini, che è già stato alla Juve. Dal 1993 al 2004 ha allenato Giovanissimi, Allievi e Primavera bianconere, prima di cominciare la sua carriera da professionista con Genoa e Atalanta su tutte. Il tecnico della Dea però ha risposto alle voci che lo vogliono a Torino dall’anno prossimo: “Sono voci che saltano fuori ovunque, ma siamo tutti concentrati per fare il meglio possibile”.
Dunque, un primo no all’ipotesi. Anche se, per la verità, il progetto che nascerebbe alla Juve su queste basi alletterebbe il Gasp. Per un ritorno a casa.