Juve-Uefa, oltre alla squalifica anche un obbligo economico
Oltre alla squalifica, la Uefa impone anche un obbligo economico-finanziario alla Juve. I bianconeri hanno violato il settlement agreement e dunque la multa comminata alla società è collegata ai futuri bilanci.
La decisione dal punto di vista sportivo può avere molteplici sapori, ma dal punto di vista finanziario per la Juve la squalifica dalle coppe è un danno non indifferente. La mancata partecipazione alla Champions League era già qualcosa di pesante, ora anche gli introiti – seppur nettamente inferiori – derivanti dalla Conference League sono cancellati. In più, il provvedimento Uefa ha comminato anche una multa alla società. 10 milioni – che verranno sottratti dai prossimi premi – più altri 10 se non verranno rispettate alcune condizioni. Vista la violazione del settlement agreement, il massimo organismo europeo ha imposto dei paletti in tema di fair play finanziario.
Juve, la Uefa impone il rispetto di alcuni paletti economici: di cosa parla l’allegato G
Nel provvedimento Uefa nei confronti della Juve è compresa anche una multa. 10 milioni più altri 10 se non verranno rispettate alcune condizioni. Si legge testualmente: “10 milioni di euro sono condizionali e saranno applicati solo se i bilanci annuali del club per gli anni finanziari 2023, 2024 e 2025 non sono conformi ai requisiti contabili definiti nell’Allegato G del Regolamento per le licenze per club e la sostenibilità finanziaria UEFA“. Di che cosa parla l’allegato G?
Sostanzialmente si fa riferimento al tanto dibattuto tema sulle plusvalenze. Di recente la Uefa ha inserito nuove norme per regolamentare la questione ancora troppo intricata. Si legge:
“Una transazione di scambio di giocatori si verifica quando due o più giocatori vengono trasferiti in direzioni opposte tra i club e che tipicamente include una o più delle seguenti condizioni in relazione ai giocatori trasferiti in entrata e in uscita (elenco non esaustivo):
- sono inclusi nello stesso contratto di cessione;
- sono inclusi in diversi contratti di cessione collegati tra loro;
- sono concluse nello stesso periodo di registrazione;
- non comportano alcuno o solo limitato esborso monetario;
- comportano obblighi di pagamento o scadenze di pagamento uguali o simili sia per i giocatori trasferiti sia per i giocatori trasferiti che potrebbero compensarsi a vicenda”.
In parole povere si va a contrastare l’usanza molto diffusa – che fanno molti altri club oltre la Juve – di scambi in cui non c’è un reale passaggio di denaro, andando a massimizzare il valore dei calciatori per avere benefici in termini di bilancio.