Prove di pace fra la Juve e la UEFA. La nuova dirigenza ha aperto un dialogo con Ceferin per provare a ricucire i rapporti fra le parti, ma serve un cambio di direzione rispetto alla gestione Agnelli.
Il mese di aprile sarà importantissimo in casa Juve. In campo continua la rincorsa al quarto posto nonostante la penalizzazione, in Coppa Italia c’è da giocarsi la semifinale contro l’Inter mentre in Europa League si attende lo Sporting ai quarti di finale. Sul versante giudiziario la data più importante è il 19, quando il Collegio di Garanzia del CONI si esprimerà sul ricorso per il caso plusvalenze. Ma arriverà anche la richiesta della Procura Federale per la manovra stipendi.
Juve e UEFA provano a ricucire i rapporti. Dopo l’addio di Andrea Agnelli, il massimo organismo europeo tende la mano alla nuova dirigenza bianconera. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, da Nyon nessuno vuole vendicarsi o accanirsi sul club, già in difficoltà fra tutti i procedimenti giudiziari. Serve però un cambio di direzione ed un allontanamento deciso dal progetto Superlega. Infatti, il presidente della UEFA Aleksander Ceferin chiede alla Juve una presa di posizione netta prima che la Corte di Giustizia UE si pronunci in merito alla questione monopolio sollevata da A22 Sports, promotore del progetto.
La sentenza è prevista fra aprile e maggio e il club bianconero dovrà abbandonare ogni idea di unirsi al nuovo torneo, riavvicinandosi alla UEFA. Secondo la Rosea i nuovi dirigenti, in particolare Maurizio Scanavino e Francesco Calvo, hanno cominciato le opere di diplomazia instaurando un dialogo con Ceferin. Anche se resta da capire come si muoveranno a Nyon sull’inchiesta Prisma dopo aver ricevuto le carte dalla Procura di Torino. Si aspetterà il corso della giustizia italiana.