La Juve si ritrova per il secondo anno consecutivo senza trofei. L’eliminazione dall’Europa League ha cancellato l’ultima chance di gloria e ora Allegri rischia: nessun allenatore è stato confermato sulla panchina bianconera dopo due stagioni senza vincere.
La sconfitta contro il Siviglia ha certificato che la Juve non alzerà nessun trofeo quest’anno. Esattamente come la scorsa stagione. L’Europa League era l’ultima chance dopo le eliminazioni in Champions League e in Coppa Italia, oltre al fatto di non essere mai stati in corsa per la vittoria dello Scudetto. Max Allegri pensa già alla prossima stagione, che dovrà essere per forza quella del ritorno alla vittoria. Ma i dati sono contro il tecnico livornese.
Dopo il primo quinquennio fatto di 5 Scudetti, 4 Coppe Italia e due Supercoppe Italiane – oltre a due finali di Champions League – Allegri chiude il primo biennio del suo ritorno con zero titoli all’attivo. Dopo aver perso la finale di Supercoppa Italiana e quella di Coppa Italia l’anno scorso, quest’anno l’eliminazione dalla Champions, dall’Europa League e dalla Coppa Italia costringe la Juve a rimanere a digiuno ancora.
L’ultima volta che un allenatore bianconero è rimasto senza trofei per due stagioni di fila è stato nel biennio 86-88. Dopo le vittorie internazionali di Giovanni Trapattoni – Coppa dei Campioni e Supercoppa Europea nell’85 e Coppa Intercontinentale nell’86, oltre allo Scudetto – nell’estate 1986 arriva Rino Marchesi. Un secondo posto in campionato, ottavi di Coppa Campioni e quarti di finale di Coppa Italia il primo anno, un sesto posto, sedicesimi di Coppa Uefa e semifinale di Coppa Italia il secondo. Risultato, esonero.
Prima di Marchesi, solo altri otto allenatori sono rimasti sulla panchina per più di un anno senza conquistare titoli. Il primo fu Virginio Rosetta, colonna della Juve del quinquennio d’oro 30-35. Appesi gli scarpini al chiodo, Rosetta divenne allenatore nel 1935. Concluse le prime due stagioni senza vincere nulla ma venne riconfermato. E alla terza stagione vinse la Coppa Italia. Questo è l’unico caso in cui la società concesse una terza chance.
Umberto Caligaris venne esonerato durante la seconda stagione – campionato 40-41 -, così come Renato Cesarini – stagione 47-48 -, sostituito da William Chalmers – anche lui esonerato a fine stagione 49-49. Si passa poi ad Aldo Olivieri – a secco nelle annate 53-54 e 54-55 ed esonerato – e Sandro Puppo, esonerato durante la seconda annata. C’è stato anche Heriberto Herrera, esonerato nel ’69. Anche se per l’argentino erano gli ultimi due anni di un quinquennio in cui aveva conquistato una Coppa Italia e uno Scudetto. Ultimo della lista, Claudio Ranieri, esonerato a due giornate dalla fine del campionato 2008-09 dopo aver preso il comando nel primo anno dal ritorno in Serie A.