Ieri è stata un’occasione sprecata, ammettiamolo. Con tutte le scusanti del caso, con il rigore contro e l’uomo in meno, con la difesa che si è sfaldata solo all’ultimo, però è stata un’occasione sprecata.

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Anche per me che non ho ancora visto il gran goal di Quagliarella, perché ho guardato solo l’ultima mezz’ora della partita.

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Giusto in tempo per vedere Krasic compiere un’autentica prodezza che avrebbe meritato ben altro esito.

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Peccato, perché il modo in cui ha rubato palla è si è involato verso la porta avversaria, saltando anche il portiere è stato strepitoso.

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Peccato perché Iaquinta era lì e sarebbe bastato sollevare il capo e porgergli il migliore dei palloni a porta vuota.

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E invece traversa e poi indietro a cercare di proteggere il risultato dai continui attacchi del Chievo.

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Ecco, la mia partita si limita a questo. Abbastanza per capire che i conti vanno chiusi quando si ha il coltello dalla parte del manico.

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Abbastanza per capire che in certi casi l’egoismo è una dote e in certi altri un handicap.

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E che un po’ di cinismo qualche volta fa comodo.

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Onore al Chievo che ci ha creduto e ha agguantato il pareggio.

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Persi due punti ma ci sono altri che contro il Chievo ne hanno persi tre.

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Su la testa, allora, e guardiamo avanti.

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Pausa invernale, poi si ricomincia.

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Nella speranza che Babbo Natale si ricordi di noi e ci porti sotto l’albero i rinforzi che aspettiamo.

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di Luca Falvo per Juvemania.it