Matthijs de Ligt nel mirino di media e anche molti tifosi della Juventus, ma il club, l’allenatore e compagni sono tutti con lui. Con tre mani in altrettante partite, il difensore olandese sta subendo tante critiche nelle ultime uscite, ma da Torino predicano calma. C’è totale fiducia da parte dell’ambiente in questo difensore che ha compiuto da poco 20 anni, ha cambiato nazione, campionato, ma che paga soprattutto le cifre investite dalla Juve per assicurarselo. Circa 85 milioni tra fisso bonus per il cartellino, 12 milioni l’anno di stipendio, il centrale della nazionale olandese è stato catapultato forse troppo in fretta in campo, complice l’infortunio grave occorso a capitan Chiellini.
Inserito nei migliori undici dalla Fifa, de Ligt avverte una sorta di accerchiamento e del resto non poteva essere altrimenti per via della cassa mediatica che circonda la Juventus. Le cose buone, inevitabilmente, sembrano normali, gli errori vengono ingranditi all’ennesima potenza. È chiaro che così sia tutto più difficile, se non fosse che il ragazzo gioca nel miglior ambiente possibile. Alla Vecchia Signora c’è una famiglia che fa sì che tutti siano messi in grado di rendere al meglio sempre e comunque. È anche per questo che nelle ultime ore Sarri e mostri sacri bianconeri come Bonucci e Buffon (qui l’intervista rilasciata stanotte a Tiki Taka) abbiano ribadito che de Ligt ha qualità da vendere.
Anche Platini e Zidane hanno faticato nei primi mesi a Torino, sembra una frase fatta, ma è così. Di certo non lo aiutano le statistiche che in queste ore molti rimarcano: la Juve di Sarri subisce più gol di quella di Allegri, anche se non tutti vanno a fondo della questione. Si è passati, infatti, da una marcatura a uomo a quella a zona sulle palle da fermo, oltre che ad una linea difensiva molto più alta di prima, per via del superamento della pressione per fare posto al pressing. Insomma, per giocare meglio e calciare più volte all’indirizzo della porta avversaria, la Juventus rischia qualcosa di più. Con una difesa più bassa di “allegriana” e “contiana” memoria, de Ligt avrebbe potuto probabilmente fare meglio? Probabilmente, ma sono discorsi che lasciano il tempo che trovano.