Juve, vittoria e porta inviolata. E quell’analogia con la stagione 2016-17…

La Juve batte lo Sporting e si mette in condizioni di vantaggio in vista del ritorno fra una settimana a Lisbona. Vittoria arrivata con grande sofferenza ma anche con cuore e spirito di squadra. E i numeri riportano la mente all’annata 2016-17. Sperando in un epilogo diverso.

Un gol di Gatti e le parate di Szczesny e Perin. Questa è l’estrema sintesi di Juve-Sporting, andata dei quarti di finale di Europa League. Vittoria sofferta e raggiunta con il cuore e lo spirito di gruppo. E un po’ di fortuna, che non guasta mai. La copertina se la prende il difensore, con la sua favola ormai celeberrima. Lui, che fino a tre anni fa giocava in Serie C e alternava il calcio al lavoro nei cantieri, si ritrova a decidere un quarto di finale di una competizione europea con la maglia della Juve addosso. E poi i due portieri. Szczesny nel primo tempo, chiuso però con lo spavento per il malore improvviso. E Perin, che cala il doppio miracolo nel recupero e blinda la porta. Quarta vittoria consecutiva senza subire gol in Europa. Come già successo sei anni fa.

Juve, con lo Sporting quarta vittoria consecutiva senza subire gol. Come nella stagione 2016-17

juve-sporting-europa-league-champions-league-2016-17
(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Dopo il Nantes e le due gare con il Friburgo, arriva la quarta vittoria consecutiva in Europa League mantenendo la porta inviolata. Come osserva Opta, questa è una cosa che alla Juve non succedeva da sei anni, precisamente dalla stagione 2016-17 in Champions League. In quel caso la striscia cominciò nell’ultima gara del girone, contro la Dinamo Zagabria, con la vittoria per 2-0. Proseguì negli ottavi di finale contro il Porto, con il 2-0 al Do Dragao e l’1-0 all’Allianz e terminò con il clamoroso 3-0 al Barcellona firmato dalla doppietta di Dybala e il sigillo di Chiellini.

La porta bianconera rimase inviolata anche al Camp Nou, 0-0, e contro il Monaco al Louis II prima di subire il gol inutile di Mbappè nella semifinale di ritorno. Il cammino terminò a Cardiff, con la disfatta con il Real Madrid. Di buon auspicio, certo. Ma la speranza è che l’epilogo sia differente.