Juve-Sassuolo, il meglio e il peggio visto ieri sera allo Stadium: ci si potrebbe scrivere un libro e una scenografia di un film.
PERIN 6.5 – Raccoglie la collezione del Piccolo Ranger lasciatagli in eredità da Buffon e si porta i primi quattro numeri in panchina. Ci si accorge che è in preda a letture compulsive quando invece di bloccare il tiro di Defrel, lo respinge.
DANILO 6 – Champagne (per brindare a un incontro) di Peppino di Capri, è la canzone che gorgheggia sin dal tunnel degli spogliatoi per spiegare ai nuovi che, a fine anno, licet libare et insanire.
BONUCCI 6 – Ancora affezionato agli 007 di Sean Connery, dice peste e corna dei nuovi di Daniel Craig. Prima dibatte con Raspadori, che annoiato si allontana, poi ci prova con Berardi che va anche a protestare dall’arbitro.
BREMER 6.5 – Appassionato lettore dei Paperi di Carl Barks. Considera gli attaccanti del sassuolo nient’altro che talpe introdottesi nel deposito di Paperone che blatera: mangeranno un sacco di verdoni, dopo averle scambiate per foglie di lattuga.
ALEX SANDRO 6 – Galvanizzato dai nuovi serial Marvel, in onda sui canali a pagamento, sembra She Hulk e riesce addirittura a fare un cross sbilenco, come l’eroina che non riesce a dosare la propria forza, per il primo gol.
DE SCIGLIO 5.5 – Dopo aver prenotato in ritardo per Ibiza, Ventotene, Ischia e l’isola d’Elba, ha passato le vacanze a Settimo Torinese, insieme ad Allegri e Arrivabene, lavando i piatti. Entra e, per una volta, irride l’avversario, anche quando deposita il pallone indietro.
CUADRADO 6 – Si canticchia in testa la canzone apocrifa dei Litfiba: Elettromacumba. Ma con Di Maria dall’altro lato, riesce solo a sentirsi Cabo Cavallo che, dopo la sfortunata parentesi come frontman sostitutivo, è tornato a occuparsi di elettrotecnica.
KOSTIC 6 – Cross tesi, belli ed eleganti che nessuno riesce a concludere. Come gli assoli che produceva Giovanni Allevi, quando suonava per Jovanotti.
ZAKARIA5.5 – Predica nell’erba, ma erba di quella buona, perdendo sanguinosi palloni e porgendo l’altra guancia. Inconscio che c’è un tempo per passare e un tempo per tirare.
LOCATELLI 5.5 – Deciso a collezionare videocassette, discute con tutti a centrocampo cercando dei buoni affari. Peccato che i genitori dei giocatori del Sassuolo se ne siano disfatti anni addietro.
ROVELLA 6 – Non sembra male; un po’ come quando Rita Pavone imitava Charlot.
MCKENNIE 6 – Deadwood Dick, il personaggio di Lansdale, aveva la bestemmia facile, ed era meglio di Mckennie. Il nostro spara a salve, passa quando ha la pistola scarica e la mette in fallo laterale quando è solo.
DI MARIA 7 – Mostra a tutti che la Critica della ragion pratica (con rabona) ha ancora motivo di esistere. Delizia il pubblico, fin quando ce la fa.
MIRETTI 6.5 – Nella città dell’Ispettore Barnaby c’è tutto: un teatro, un galoppatoio, un coro, un concorso per coristi, un’università, un gruppo amici della bicicletta, vegani, femministe, LGBT, ricchi, poveri, maschi, femmine e mutanti. E ci può stare anche lui: scocca rinforzata, passa esclusivamente in avanti e corre al doppio della velocità altrui. Calma, calma.
VLAHOVIC 7 – Con ogni probabilità tira il rigore più brutto della storia. Ma è geloso: se Barella e Lautaro Martinez sono diventati dei personaggi di Tex e Zagor (vedere per credere), perché non può diventarlo anche lui?
ALLEGRI 6 – Ha studiato molto in estate: nuove tecniche di addestramento del cavallo, la cultura Dada e l’equitazione, Marinetti, il cavallo e il futurismo, Tempi supplementari da raccontare ai cavalli, un ecosistema chiamato ippodromo, il galoppatoio del mistero, un fantino e il suo cavallo. Misuratamente meglio dello scorso anno, ma continuano gli infortuni muscolari: due al primo colpo?
ARRIVABENE 5 – Fa la voce grossa, si arrabbia con tutti e rinnova a De Sciglio, ma solo perché gli prenota le vacanze, gli lava la macchina e gli rincolla i vecchi albi di Pecos Bill. Ha l’hobby del lavaggio piatti, adora tagliare cipolle al cinema, per commuoversi e sentirsi come gli altri e continuare a tifare Roma.
TENET IN THE DARK – Posto che rigore se arbitro fischia, non ho avuto il tempo di leggere e discettare di moviola: ma se per il rigore dell’Inter, assegnato per un passo di tango, l’anno scorso, funzionava, non vedo perché qualcuno dovrebbe protestare per questo.