Juve-Salernitana: i “soliti” Cuadrado e Kean, bene i giovani

Juve-Salernitana 2-2: le pagelle con il giudizio di dio, dopo il pari beffa maturato all’Allianz Stadium ieri sera

Juve-Salernitana 2-2: le pagelle con il giudizio di dio, dopo il pari maturato all’Allianz Stadium.

PERIN 6 – In attesa del finale della storia di Mefisto, Mattia finisce di leggere il mensile di Zagor. Una storia didascalica che ci spiega, con la retorica dei liceali, perché Zagor non può avere una fidanzata. E tra una pagina e l’altra para anche due tiri.

CUADRADO 4 – Al museo Tussauds di Londra c’è la statua in cera di Juan che salta, in alto, per mancare la palla.

BREMER 5.5 – Svagato nel primo tempo, riflette ancora su questioni come amore e innamoramento e difesa e difendimento (il primo di Alberoni e il secondo di Allegri); la cosa migliore la fa in attacco.

BONUCCI 5.5 – Cogli la rosa quand’è il momento, me gusta la gasolina, non esistono più le mezze stagioni, odi et amo, capitano mio capitano, ogni volta che segno muore un antijuventino. Ma se vai sotto 2-0 non puoi prendere un bel voto.

DE SCIGLIO 4.5 – Sembra l’oroscopo di Paolo Fox del 2020: questo sarà l’anno dei viaggi e in meno di 50 giorni cominciò il lockdown. Lui impavido ricorderà il 2022 come quello del birillo.

ALEX SANDRO 6 – Si sente come il Batman interpretato da Ben Affleck che va regolarmente a mangiare all’osteria dell’ingozzata e ordina il vitello ripieno di maiale.

MCKENNIE 4.5 – Nell’azione del primo gol resta in area ad accertarsi che la bistecca da lui ordinata all’Old Wild West sia ben cotta e non abbia la consistenza di una suola di scarpa.

PAREDES 5 – Ricevuti i consigli di Di Maria si è dedicato al cineforum: la miglior difesa è la difesa, licenza di difendere, dalla difesa con amore, si difende solo due volte, vivi e lascia difendere, la difesa che mi amava, la difesa non basta e la difesa non muore mai. Eppure sbaglia a difendere.

MIRETTI 6 – Chi ben comincia è a metà dell’opera: ma la passa sempre in avanti. Stasera cena a casa di Arrivabene, per rassettare la casa, lavare i piatti e pulire il bagno degli ospiti, altrimenti si monta la testa.

FAGIOLI 6 – Non sembra male; legge il Petrarca (chiare fresche e dolci acque), digerisce il Decameron e si prepara a giocare le ultime 4 partite della stagione.

KOSTIC 6.5 – Se il centrocampista esterno della Juve si deallegrizzasse, vi deallegrizzereste anche voi? Non sarà un fuoriclasse o un supereroe, ma la mette sempre in mezzo. Fino a quando?

DANILO 6 – Si è spento il sole e chi l’ha spento sei tu. La domanda è perché non abbia giocato dall’inizio, visto che Cuadrado al diciassettesimo del primo tempo era intento a leggere gli Harmony spinti, quelli abbandonati in fascia da Morata, ormai da 4 mesi?

VLAHOVIC 6.5 – Ha letto sia il libro che visto il film: l’insostenibile leggerezza dell’essere un attaccante della Juve, scritto da Ian Rush. E contrariamente al gallese, si sbatte.

KEAN 4 – Allegri lo schiera in campo perché ad Arrivabene erano piaciute le lenticchie con la cotica che aveva cucinato venerdì per il gruppo dirigente. È abile anche nella danza, nella lettura degli oroscopi e come morto a Tressette. Per il resto poco o niente.

MILIK 6.5 – Sta leggendo “memorie di un cuoco di astronave” di Massimo Mongai, ma ancora non si spiega come realizzare le ricette suggerite dal libro. Mentre chiede spiegazioni ai difensori ospiti, colpisce una traversa e segna un gol.

ALLEGRI 5 – A Torino hanno deciso di innalzargli un monumento: ma lui non sarà nell’opera, scolpiranno solo il suo cavallo preferito: Cortomuso. E la frase ai suoi piedi è stata scelta da Folletti in persona: i cavalli non scommettono sugli uomini e nemmeno io.

TENET IN THE DARK: La rissa contro la Salernitana! Può esserci qualcosa di peggio? Potrebbe piovere… Poi Candreva, il rigore, il pareggio, la collezione di Diabolik e le videocassette di Riccardo Schicchi, la rivalutazione di Ivana Spagna e i vinili di Gigi d’Alessio. Cosa accadrà mercoledì contro il Benfica?