Juve-Real: la conferenza stampa di Allegri, Buffon e Dani Alves

La conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Real Madrid, finale di Champions League: parola a Massimiliano Allegri, Gianluigi Buffon e Dani Alves

Juventus-Real Madrid, la conferenza stampa della vigilia: le prime domande dei giornalisti italiani ed internazionali sono state per Dani Alves e Gianluigi Buffon, mentre successivamente è toccato a Massimiliano Allegri.

Il difensore brasiliano, che ha già vinto il trofeo con il Barcellona, è parso assai tranquillo: “Ho dormito, come sempre. E lo stesso hanno fatto i nostri compagni. Avevo pronosticato la Juventus in finale di Champions? Ne ero convinto perché qui si lavora tantissimo e penso che questo sia il segreto più importante per qualsiasi professione: il lavoro ti fa arrivare in fondo”.

Insomma, manca solo l’ultimo gradino verso la gloria: “Siamo qui ma manca ancora un passo per scrivere la storia e non dobbiamo sbagliare. Come si batte il Madrid? Non serve niente di particolare, bisogna fare quello che si è capaci, dobbiamo lavorare duro e lasciare tutto sul campo. Poi dobbiamo solo portare la coppa a casa”, aggiunge Dani Alves. “Non mi sento speciale per il fatto di essere di nuovo in finale. I momenti sono speciali per il fatto di essere vissuti. Sono soddisfatti perché la vita mi ha dato modo di essere di nuovo qui, per tentare di inseguire un sogno che temevo di non poter più vivere. Vengo qui per vincere. Non penso che la Champions cambi qualcosa nella carriera di Buffon, ma sicuramente gli darebbe qualcosa in più. Voglio vivere ogni momento attraverso il lavoro – spiega il brasiliano – , l’abnegazione, per realizzare questo sogno bisogna spingere ancora di più, siamo molto vicini a trasformare in realtà questo sogno e a entrare nella storia di questo sport. Sicuramente sarebbe bello fare questo regalo a Buffon, ma anche a me stesso. Dobbiamo cercare di fare tutto il possibile per riuscirci”“Potrei essere il primo a fare tre Triplete? Non ci penso, io guardo oltre queste cose. Se vinco torno con la coppa e festeggio con la gente, se non vinco, penso già al prossimo allenamento. Cosa serve per vincere domani sera? Non serve un caz..”.

Juve-Real: Buffon

A Cardiff, oltre che i propri colori, la Juventus rappresenterà l’Italia intera: “Percepiamo l’entusiasmo dei tifosi venuti dall’Italia. Deve essere un motivo in più per trovare energie, anche sconosciute, per contrastare il Real Madrid nei momenti di difficoltà”, evidenzia capitan Gigi Buffon.

In caso di trionfo, il numero uno italiano potrebbe essere il calciatore più anziano ad assicurarsi “la coppa dalle grandi orecchie”: “Mi provocherebbe gioia immensa – ammette – perché quando arrivi a questo punto sai perfettamente perché ci sei arrivato e cosa ci hai dovuto mettere. Non c’è niente dei meglio nella vita che ricevere una gratificazione dopo averlo sudato. E non c’è niente di meglio di poterlo condividere con i compagni e con il gruppo di lavoro che ha fatto sì – quanto e più di te – che la squadra potesse essere a questo punto”. “Le vigilie di queste gare sono tutte uguali, simili, ti provocano gli stessi sentimenti di grande concentrazione, una moderata paura, un moderato rispetto per gli avversari ma anche grande consapevolezza di quello che siamo noi. Che deve essere poi l’arma che ci fa affrontare la gara nel modo migliore”, insiste.

Si narra che quando Dani Alves fu acquistato dalla Juventus, Buffon gli chiese di spiegare come si vince la Champions…

“Sì, è vero – ammette il capitano – , gli avevo scritto un messaggio del genere e lui mi aveva detto che me lo avrebbe spiegato. Per me lui è stato una rivelazione non solo come calciatore, ma soprattutto per il dietro le quinte, che secondo me è molto più importante dello spettacolo che si vede in campo. La fiducia c’è, ma con la giusta dose di umiltà. Giochiamoo con una squadra che ha un certo tipo di feeling con le finali vinte, noi con quelle perse. Ed è vero che gli estremi si toccano per cambiare le sorti della storia”.

Juve-Real: Allegri

Dopo Dani Alves e Gianluigi Buffon, tocca a Massimiliano Allegri, che chiarisce subito come affronterà la finale di Champions League la Juve:

“La affrontiamo con serenità – esordisce il tecnico toscano – , abbiamo lavorato tutto l’anno per arrivare a questa partita. Non sarà semplice domani contro il Real, che è favorito perché è il campione uscente. La formazione? Non ho ancora scelto. È una partita che può durare 90 minuti o 120. Se speri di vincerla prima, allora giochi in un certo modo. Altrimenti hai bisogno dei cambi. La panchina domani deve risultare determinante. Se siamo al top? Le vittorie di quest’anno sono state di allenamento per questa partita. Domani è una partita che bisogna vincere. Bisognerà capire quando dovremo attaccare e quando dovremo difendere. Domani dobbiamo avere la convinzione di portare a casa questa coppa”.

È probabile che la Juve cambi atteggiamento in base allo schieramento e alle scelte di Zidane.

“Bale dà ordine e velocità, Isco dà più imprevedibilità. Noi dobbiamo essere diabolici nel colpire quando loro concederanno delle chance. Real miglior attacco e Juve migliore difesa? Ma i numeri non contano niente, noi domani dovremo avere più voglia e sacrificio del Real Madrid. Molti ricordano che la Juve ha perso sei finali, io ricordo che la Juve ha giocato 8 finali”. Sui singoli: “Mandzukic è uno che vince ovunque va e questo non avviene per caso. Alex Sandro? E’ cresciuto molto ed è con Marcelo uno dei più forti nel suo ruolo. Higuain? Non deve dimostrare niente, contro il Monaco ha dimostrato di saper segnare anche in partite importanti di Champions. Dybala? E’ cresciuto molto nel preparare questo tipo di partite, quest’anno ha giocato con grande personalità. Non subirà la pressione”.