Juve-PSG 1-2: Bonucci è tornato, Milik troppo isolato

Juve-PSG 1-2, le pagelle con il giudizio di Dio: che bello rivedere Chiesa, a Fagioli fa bene la cura Arrivabene

Juve-PSG 1-2: le pagelle con il giudizio di Dio.

SZCZESNY 6 – Per imparare a scrivere il suo nome, senza dover controllare su internet, ci ho messo 19 mesi. Lui per terminare di leggere la collezione del Grande Blek, che esce in regalo con la gazzetta, solo 23 mesi (più di 200 albi). Se la Juve di Allegri fosse stata lievemente più offensiva, ce ne avrebbe impiegati la metà. E invece.

GATTI 5 – Quando Rugani è stato rinchiuso nelle prigioni di Allegri, costruite nelle stalle di un ippodromo fantasma, nel Minnesota, ne è uscito Gatti e si è esibito in 2 partite non certo facili: comincia ad andare meglio, ma deve leggere ancora molti libri di ippica.

BONUCCI 6.5 – I mille mestieri di Leonardo: quest’anno ha fatto il micologo e il tassidermista, ma con il PSG si assume le sue responsabilità e torna modello e indossatore. Il Kate Moss con la fascia da capitano fino a 2 anni fa posava di fianco a Ronaldo, stasera si palleggia tra Messi e Mbappé, non sfigurando.

ALEX SANDRO 6 – Da quando ha smesso di giocare terzino ha smesso di sembrare Wolverine che mette lo smalto sugli artigli e riesce a essere più concentrato.

CUADRADO 5.5 – Juan rimembri ancora quel tempo della tua partita normale, quando velocità splendea, e tu lieto e poco pensoso il limitar dell’area salivi? Sonavan poco quiete le difese e le fasce attorno, al tuo perpetuo attacco.
Infatti era, perché non è più.

FAGIOLI 6.5 – La cura Arrivabene ha fatto bene: il cineforum amici degli anni 20, in bianco e nero, lo ha responsabilizzato. Certo ha un debole per Marlene Dietrich, ma adora anche Greta Garbo, cosa volere di più?

LOCATELLI 6.5 – Il corso di francese pagatogli da Cherubini ha funzionato e si è imposto nel centrocampo commentando, a voce alta i prolegomeni dello spirito delle leggi di Montesquieu. E anche Mbappè, lo ascoltava ammirato.

RABIOT 5.5 – Trotta e galoppa come il cavallo della stella della Senna che vedevo da bambino. Sarà per queste sue qualità, alla Varenne, a renderlo imprescindibile agli occhi dell’allenatore?

KOSTIC 6.5 – Fresco della cena a casa Agnelli, in cui gli altri hanno mangiato e lui ha stirato i colletti delle camicie, si impegna come al solito.

MIRETTI 6 – Nonostante abbia preparato la tesina chiestagli da Allegri per il figlio: “studio dei dati per vincere le scommesse sulle corse dei levrieri e la roulette al casinò”, l’allenatore non è mai soddisfatto. Carini, intriganti, ignobili, brutti. Tutto ma non belli.

CHIESA 7 – Perché non potesse entrare è un mistero che nemmeno Giacobbo, potrà svelare in una delle sue trasmissioni. Adam Kadmon si è tirato indietro: tutto quello che volete, complotti, rettiliani, illuminati, ma perché Chiesa non potesse giocare è troppo anche per me.

MILIK 5 – Soffre di solitudine come il Marco di Laura Pausini. Ah scusate, la Pausini è divisiva e allora non la posso citare. Fatto sta che, anche Arrivabene, seduto a tavola, con un piatto di spaghetti alla matriciana e un fiasco di vino, un Chianti da discount, sarebbe bastato, visto che gli attaccanti li ha venduti tutti.

ALLEGRI 4 – Il voto non è per questa partita, ma per i 17 mesi precedenti: se si può giocare come ieri sera, inanellando tre passaggi e degli accordi semplici, come quelli di Bruce Springsteen, non si capisce perché dobbiamo forzarci a suonare del turbo pop che nemmeno Dragostea Din tei, che per carità, bisognerebbe anche studiarla per poterla fare. Dopo l’intervista si è comunque chiuso in convento per riflettere: il polo, più che l’ippica?

ARRIVABENE 3 – Prima dell’invenzione di internet, Arrivabene parlava di calcio al bar; nessuno, nemmeno gli interisti, credevano a quel che diceva. Lo osservavano e commentavano: ha bevuto un bicchiere di troppo. Con l’arrivo della tecnologia tutto è possibile: il pane all’aglio, il gin tonic analcolico, le bistecche di soia, un fantino sulla panchina della Juve, Arrivabene DG.

ENET IN THE DARK – Mezzo piede? Forse era anche meno. Chissà che Hakimi non fosse vicino alla bandierina a rilasciare stories per IG.