La strada della risoluzione contrattuale con Pogba è ancora viva. Nonostante le smentite, la Juve sta pensando ancora alla soluzione drastica visti gli aggiornamenti sulle condizioni del Polpo.
Il ritorno in campo di Paul Pogba sta oltrepassando i limiti della telenovela. Dopo l’infortunio subito a luglio scorso, il francese ha ritardato l’operazione, volendo seguire un percorso conservativo alternativo. Che non ha dato frutti, perché il 5 settembre il giocatore si è sottoposto all’intervento chirurgico. Prima con una prognosi di 40 giorni, con il rientro fissato per la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Giusto giusto per il Mondiale in Qatar.
E invece no, perché sono subentrati diversi problemi muscolari che hanno rallentato il recupero totale di Pogba. Niente Mondiale e lavoro duro per tornare dopo la sosta. Nulla di fatto, perché per la trasferta di Cremona il Polpo non è pronto. Il mirino si sposta su Juve-Monza e finalmente il centrocampista viene convocato. La gara si mette male e non c’è spazio per la sua passerella. Tutto rimandato al quarto di finale di Coppa Italia contro la Lazio. E ancora niente, perché il francese accusa altri problemi muscolari. Fino alla conferenza stampa di ieri di Massimiliano Allegri, in cui il tecnico ammette candidamente che non ha la minima idea di quando Pogba possa tornare. Forse altri 20 giorni. Ma sono mesi che si parla di 20 giorni.
Nonostante le smentite arrivate nei giorni scorsi dal CFO Francesco Calvo, la Juve ha perso la pazienza. Pogba è il giocatore più pagato della rosa e finora ha totalizzato 0 minuti in stagione. Il recupero è difficile dopo uno stop così lungo, ma è chiaro che alcuni atteggiamenti del francese non sono piaciuti. Come le vacanze sulla neve durante la sosta natalizia. Dunque, la pista risoluzione è tutt’altro che abbandonata. Come racconta il quotidiano Il Messaggero, la dirigenza bianconera non ha ancora escluso l’ipotesi.